L’istituto Aicardi di Sanremo promuove il progetto “Vittimicidio”, il primo incontro il 18 novembre

16 novembre 2013 | 15:06
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L’istituto Aicardi di Sanremo promuove il progetto “Vittimicidio”, il primo incontro il 18 novembre

Nasce dall’idea comune di attuare una prevenzione verso fenomeni preoccupanti come il bullismo, i comportamenti violenti, le discriminazioni tra generi e soprattutto per sensibilizzare sui numerosi fatti di cronaca legati all’omicidio di donne

Il progetto “Vittimicidio”, coordinato dalla professoressa Raffella Bregliano, di cui l’Istututo “Aicardi” è promotore, nasce dall’idea comune di attuare una  prevenzione verso fenomeni preoccupanti come il bullismo, i comportamenti violenti, le discriminazioni tra generi e soprattutto per sensibilizzare sui  numerosi fatti di cronaca legati all’omicidio di donne, molto spesso per mano  dei patners. E’ solo attraverso la conoscenza di tutti i mezzi messi a  disposizione nel territorio e l’azione sinergica delle famiglie e della  scuola che si può costruire un percorso che permetta il cambiamento  culturale per costruire un “cittadino protagonista della propria vita”.

Lunedì 18 novembre presso l’Istituto “Aicardi” inizierà il primo modulo di  una serie di incontri che si terranno tutti i giovedi sino a marzo presso la  “Sala degli Specchi” gentilmente concessa dal Comune di Sanremo. Decisiva, fin  dall’inizio, la partenrship con lo Sportello Antiviolenza sulle donne che da  ormai tanti anni si occupa sul territorio di coinvolgere e sensibilizzare la  popolazione sull’argomento, con l’I.P.S.I, il Distretto Sociosanitario 2, l’Assessorato alla Sicurezza Sociale, l’Assessorato alle Pari Opportunità, le
Forze dell’Ordine e ovviamente gli insegnanti, i genitori , gli studenti. Sarà  un programma fitto e dinamico, un “progetto itinerante” che ha l’obiettivo di  condividere ad ampio raggio i risultati e le riflessioni che emergeranno dal  lavoro.

Tutto il percorso sarà poi fatto confluire in una particolare verifica e cioè  la realizzazione di un orto gentilmente concesso dalla Fondazione “Myriam per i  poveri”. L’ “orto” può rappresentare a pieno titolo uno spazio che consente a  soggetti di ritrovare un luogo sereno e tranquillo con cui confrontarsi, in  armonia coi ritmi dolci e antichi della terra. Con la realizzazione dell’orto  si punta a rafforzare l’autostima attribuendo al soggetto un ruolo realmente  produttivo. Degno di rilievo è, inoltre, l’aspetto relativo alla
socializzazione e all’inserimento in un gruppo finalizzato allo svolgimento di  una comune attività. Ristabilendo un autentico contatto con la terra e con la  natura si forniscono all’individuo anche abilità e competenze che rafforzano la  sua percezione di autoefficacia inducendo un circuito positivo che non può che  supportare il soggetto in una migliore riuscita personale.
Nasce la necessità di una nuova parola che possa davvero descrivere appieno il  vero problema che non si limita soltanto alla “violenza sulle donne” ma che  comprende ogni tipo di violenza in generale.
Il titolo del progetto “Vittimicidio” vuol mettere davvero in luce il problema  della violenza partendo dalle radici. Gli omicidi creano vittime, ma sappiamo  bene che molte di queste hanno amato profondamente il proprio carnefice. Anche  il killer è vittima delle sue difficoltà, della sua aggressività, ovvero delle  sue debolezze. Ed infine vittima è anche chi la morte se la auto infligge.  Storie di persone che hanno un comune denominatore la difficoltà a vivere una  “vita indipendente”, una difficoltà a sentirsi amati e responsabili delle  proprie azioni. Ecco allora dove andrà ad agire questo progetto ambizioso di  “prevenzione alla violenza” : in realtà una “prevenzione all’essere e sentirsi  vittima” per potersi invece sentire sempre giardinieri principali del proprio  orto della vita.

Il primo incontro alla Sala degli Specchi si svolgerà il 28 novembre dalle ore 15  alle ore 17. L’ingresso è gratuito e l’invito è naturalmente per tutta la  cittadina.