In Liguria 120.000 immigrati a inizio 2013

Nonostante la crisi l’immigrazione continua a presentarsi come una realtà stabile, come dimostrano numerosi indicatori: minori (22,9%), lavoratori e imprenditori nati all’estero, il numero sempre maggiore di soggiornanti di lungo periodo (56,3%)
Nonostante la congiuntura economia l’immigrazione continua a presentarsi come una realtà stabile, come dimostrano numerosi indicatori: la quota di minori (22,9%), la presenza di lavoratori e imprenditori nati all’estero, il numero sempre maggiore di soggiornanti di lungo periodo (56,3%).
La crisi ha avuto importanti effetti negativi, ma non ha bloccato i flussi migratori, anche se li ha indubbiamente rallentati rispetto al passato. Semmai ha influito pesantemente sulle condizioni lavorative, sia in termini quantitativi (è salito al 19% il tasso di disoccupazione delle persone straniere) sia qualitativi (sono aumentati gli occupati sotto-inquadrati, la quota di lavoro sommerso, i lavori a carattere temporaneo o a bassa qualificazione).
“Una migrazione, che ha un carattere strutturale e via via è andata differenziandosi (rifugiati e richiedenti asilo, persone che vivono in Italia da diversi decenni, seconde generazioni, ecc.), non può essere considerata come un corpus omogeneo: è bensì una realtà complessa che necessita di politiche nazionali di ampio respiro”, è stato affermato nel corso della presentazione del dossier.