Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”

4 novembre 2013 | 13:49
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Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”
Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”
Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”
Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”
Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”
Il Pd su rimpasto giunta: “Giochetti politici che hanno bloccato la Provincia per un mese”

“Ribadiamo di non aver avuto contatti con Uniti o con Sappa rispetto alla risoluzione della crisi” – ha affermato Riccardo Giordano – “diciamo ora che non siamo disponibili a cabine di regia e che faremo un’opposizione molto dura”.

Il Partito Democratico provinciale ha fatto il punto questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala dei Comuni nella sede della Provincia, sull’andamento e l’epilogo della crisi politica che ha investito l’Ente provincia nel mese di ottobre, portando alle dimissioni del presidente Luigi Sappa e al successivo ritiro delle stesse.

“Un atto politico che difficilmente si riesce a spiegare”- ha esordito il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Riccardo Giordano – se non attraverso logiche che nulla hanno a che vedere con l’amministrazione e il buon governo dell’ente Provincia, poiché se ci fosse stato un problema di merito, di cattivo governo dell’ente, i problemi andavano risolti molto prima, quindi sarebbe stato necessario fare un rimpasto, una ripartenza all’interno della giunta provinciale, ma non ora, a solo un anno e mezzo da fine mandato. Se invece i problemi sono, come sembra, legati a logiche di dialettica all’interno della maggioranza, tutto questo non interessa ai cittadini, a cui preme che l’ente operi bene del territorio, non si capisce perché Sappa alla fine abbia ritirato le dimissioni. Ancora una volta a farne le spese è la buona politica, il senso delle istituzioni e a vincere sono i giochetti di una cattiva politica”.

“Vogliamo ribadire ancora una volta di non aver avuto contatti con Uniti o con Luigi Sappa rispetto alla risoluzione della crisi” – ha aggiunto Riccardo Giordano – “diciamo ora che non siamo disponibili a cabine di regia e che faremo un’opposizione molto dura”.

“Sia in un caso che nell’altro”- ha proseguito Riccardo Giordano – “non si doveva arrivare a mettere l’ente in una condizione di forte criticità bloccando di fatto i lavori dell’ente per oltre un mese, oppure, se si voleva non cedere alla rivendicazione di una parte della maggioranza non si dovevano ritirare le dimissioni.

“Ad oggi l’unico assessore sostituito è Andrea Artioli assessore al Bilancio “ – fa notare Sergio Barbagallo, vice-capogruppo del Pd in Provincia – “ed è difficilmente spiegabile alla luce del fatto che le politiche del bilancio erano pienamente condivise dal presidente Sappa, che se avesse avuto un giudizio sul bilancio, ovvero sul motore dell’ente, avrebbe dovuto confermare le dimissioni: questo dimostra che le tensioni e le problematiche all’interno della maggioranza non sono chiare e al di là di problemi di merito, crediamo che ci siano altre logiche, che hanno bloccato l’attività dell’ente Provincia”

“Un’amministrazione, quella di Sappa, partita con una maggioranza molto larga e sulla carta molto coesa, basata su Pdl e Lega Nord” – osserva il consigliere provinciale Alessandro Lanteri “ma adesso entrambi i gruppi consiliari sono spaccati a metà. Non li vedo così unanimi neanche all’interno dei singoli gruppi. Quello che vedo è sostanzialmente un grosso tatticismo in attesa delle elezioni amministrative. Dobbiamo chiederci se l’attuale amministrazione provinciale sia in grado di svolgere il suo compito: tantissimi amministratori sono costretti a rivolgersi ad altri enti, in primis la Regione, proprio per la latitanza della Provincia”.

“E’ evidente un’estrema confusione e la navigazione senza meta ben precisa” – ha aggiunto il consigliere provinciale Teodoro Panetta – “noi lamentiamo mancanza di progettazione, programmazione e visione globale. Nel 2015 province spariranno, o cambieranno fisionomia. Il gruppo del Partito Democratico è sempre rimasto molto compatto, partecipando a tutti i lavori di commissione, molti dei quali sono andati deserti per mancanza della maggioranza, in un certo senso siamo stati anche “usati” per le competenze che i singoli consiglieri del Pd avevano”.

“Le province così come sono non esisteranno più , occorre nel frattempo un’azione amministrativa da mettere in sicurezza alcuni passaggi decisivi” – ha dichiarato il consigliere provinciale Fulvio Vassallo – “uno per tutti la questione del trasporto pubblico locale, la gestione rifiuti, le questioni relative alla formazione professionale, alla sicurezza idrogeologica e stradale. Tutte questioni che non hanno una connotazione politica precisa ma una forte valenza per i cittadini”.

"Dal punto di vista politico" – ha osservato Pietro Mannoni, segretario Provinciale del Partito Democratico – c’è stata una fase in cui non si è capito che cosa Sappa e la sua maggioranza volesse fare. Avevano davanti problemi molto gravi dal punto di vista amministrativo, gestione rifiuti, trasporti, gestione servizio idrico: questioni che intaccano i bisogni dei cittadini e l’amministrazione deve anzitutto rispondere a questioni che hanno ricaduta diretta sulla vita dei cittadini- Se l’amministrazione Sappa, nei 3 anni passat,i non ha dato le riposte che doveva dare, non so che idee possa avere nel prossimo anno e mezzo per risolvere i problemi".

INTERVISTA A RICCARDO GIORDANO