Denti strappati al tunisino “infame” : affidato incarico per trascrizione intercettazioni
14 novembre 2013 | 12:23

Rocco Scerra Enea, 45 anni ed Emanuele Marino, 55 anni, sono accusati di aver strappato i denti ad un giovane immigrato tunisino come punizione per averli fatti arrestare, permettendo alla polizia di sequestrare anche otto chilogrammi di hashish
Il tribunale collegiale di Imperia (presidente Paolo Luppi, giudici a latere: Eduardo Bracco e Anna Bonsignorio) ha affidato al tecnico Paolo Gobbi di Torino l’incarico per la trascrizione di circa 15 intercettazioni telefoniche e una intercettazione ambientale, relative al processo per droga e lesioni che vede sul banco degli imputati: Rocco Scerra Enea, 45 anni ed Emanuele Marino, 55 anni, entrambi originari di Gela (Agrigento), ma residenti nel sanremese e Mohamed Ben Amar Feki, 47 anni, interprete marocchino, già finito nei guai in un’altra inchiesta sui falsi permessi di soggiorno. I primi due sono accusati di aver legato ad un albero un giovane immigrato marocchino, al quale avrebbero strappato i denti come punizione per averli fatti arrestare, permettendo alla polizia di sequestrare anche otto chilogrammi di hascisc, appartenenti a un carico di dieci chili, due dei quali se li sarebbe trattenuti la parte offesa.
Il dibattimento proseguirà il 24 gennaio prossimo: in quell’occasione sarà ascoltata anche la parte lesa, il nordafricano al quale sarebbero stati strappati i due denti.