Chiusura mulino Agnesi, oggi la discussione in consiglio comunale ad Imperia

28 novembre 2013 | 15:57
Share0
Chiusura mulino Agnesi, oggi la discussione in consiglio comunale ad Imperia

Sarà approvata la delibera, condivisa da tutti i gruppi consiliari, che prevede la costituzione di un tavolo di concertazione, in sinergia con la Regione Liguria, per concordare soluzioni alternative alla chiusura del mulino e garantire l’occupazione

La chiusura del Mulino dello stabilimento Agnesi e le problematiche delle altre realtà economico-industriali del territorio saranno l’argomento principale del Consiglio Comunale di Imperia in programma questo pomeriggio alle 18.30.

La Colussi Group aveva annunciato, a inizio novembre, la prossima chiusura – il 28 febbraio 2014 – dell’impianto di molitura dello stabilimento, motivata dalla crisi del mercato e dalla necessità di ridurre i costi. Una decisione riconfermata dalla proprietà il 18 novembre, nel corso di un’assemblea con sindacati e lavoratori, che mette a rischio 28 posti di lavoro a tempo indeterminato e quattro posizioni interinali. Una ulteriore conseguenza della chiusura dell’impianto di molitura – che porterà l’Agnesi a comprare direttamente la semola – sarà inoltre l’annullamento del traffico del grano, voce principale dell’attività del porto commerciale di Oneglia e della “Compagnia Maresca” che coinvolge 8 addetti.

Tuttavia, la preoccupazione dei dipendenti e dei sindacati è che la chiusura del mulino possa rappresentare il preludio della dismissione totale degli impianti di produzione di un’azienda che dà lavoro a 130 persone.

Nell’assise odierna sarà approvata la delibera, condivisa e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari il 22 novembre, che prevede la costituzione di un tavolo di concertazione, in sinergia con la Regione Liguria, composto da un Consigliere Comunale in rappresentanza di ogni Gruppo Consiliare, i Sindacati di categoria, gli Enti Locali interessati compreso il Comune di Imperia, nonché il Gruppo Colussi, per concordare possibili soluzioni alternative alla chiusura del mulino dello stabilimento Agnesi/Colussi e garantire il mantenimento dell’attuale livello occupazionale nonché gli investimenti del Gruppo stesso sul nostro territorio.

Sarà inoltre dato mandato all’Amministrazione Comunale di promuovere presso tutti Enti competenti la costituzione e l’avvio del distretto agroalimentare di qualità al fine di coadiuvare e promuovere una proficua integrazione tra prodotti, territorio e imprese, tenendo conto dei disagi che stanno interessando le aziende del settore che, anche se non insediate direttamente nel territorio comunale, contribuiscono in maniera determinante all’assetto economico e occupazionale del territorio.

“Da un lato è nostra intenzione manifestare al Gruppo Colussi la piena collaborazione dell’Amministrazione Comunale affinché lo stabilimento Agnesi continui a produrre nel nostro territorio”- ha dichiarato il sindaco Carlo Capacci – “da un lato dobbiamo sapere di cosa ha bisogno la Colussi per mantenere lo stabilimento ad Imperia, e dall’altro quali siano le loro reali intenzioni per il futuro”.

“Mi aspetto che la delibera venga votata da tutti” – ha dichiarato il capogruppo cittadino del Pdl, Piera Poillucci – “Si tratta di un esempio di come gli stimoli della minoranza servano a far votare la maggioranza, poiché il lavoro è iniziato a seguito della nostra mozione depositata il 19 novembre”.

“Come amministrazione siamo a disposizione dell’azienda ma chiediamo che ai prossimi tavoli ci sia Angelo Colussi in persona” – ha affermato il capogruppo cittadino di Laboratorio per Imperia, Diego Parodi – “è in gioco il futuro lavorativo di 130 persone. Un documento che prendeva in esame le problematiche dell’Agnesi era stato sottoscritto anche 10 anni fa, ma da allora non abbiamo visto progressi, piuttosto il contrario: l’Agnesi ha perso il mercato territoriale di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, e anche se esporta in Cile, la pasta della nostra città si trova con difficoltà nei negozi della stessa Oneglia. Ho comunque molta fiducia nella concretezza Il sindaco Capacci che ha lavorato per tre anni all’Agnesi e che ne conosce le problematiche”.

Sul fronte occupazionale, è di ieri l’ufficializzazione della cassa integrazione straordinaria di un anno per 28 dipendenti a decorrere 16 dicembre 2013, fino al 15 dicembre 2014. Un ulteriore passaggio formale sarà rappresentato dal passaggio della pratica in Regione e quindi al Governo per l’approvazione definitiva. La cassa integrazione straordinaria consentirà ai 28 lavoratori di percepire l’80% dello stipendio e successivamente di accedere alla mobilità e agli ammortizzatori sociali.