Chiude il mulino dell’Agnesi, dal 28 febbraio 30 lavoratori in cassa integrazione
“Vogliamo capire se a monte del contenimento dei costi vi sia la necessità di essere competitivi sul mercato e non vorremmo che questo fosse invece l’inizio di una riduzione della produzione sul nostro territorio”, dichiara Gianni Trebini (Fli-Cgil)
La chiusura dell’attività di molitura, che trasforma il grano in semola, è stata motivata dalla crisi del mercato e dalla necessità di ridurre i costi: a partire dal 1° marzo 2014, quindi, si procederà direttamente all’acquisto della semola.
“Questa decisione mette a rischio il lavoro di 30 persone assunte a tempo indeterminato” – dichiara il segretario Fli-Cgil Giovanni Trebini – “tuttavia la nostra preoccupazione va oltre i 30 dipendenti direttamente collegati all’impianto di molinatura: vogliamo capire se a monte del contenimento dei costi vi sia la necessità di essere competitivi sul mercato e non vorremmo che questo fosse invece l’inizio di una pura e semplice riduzione della produzione sul nostro territorio e per questo chiediamo delle garanzie. Nei prossimi giorni continueremo gli incontri con i lavoratori e con l’azienda per decidere quali iniziative intraprendere”.
“La Agnesi impiega ad Imperia 131 dipendenti” – ha proseguito Trebini – “oltre all’importanza del lavoro da salvaguardare, stiamo parlando in un simbolo della città, un’azienda storica, crediamo che anche l’amministrazione, a partire dal sindaco Carlo Capacci, dovrebbe essere coinvolta”.