Approvata la nuova Legge regionale sull’agricoltura sociale

12 novembre 2013 | 12:51
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Approvata la nuova Legge regionale sull’agricoltura sociale

Disegno di legge presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Barbagallo. La legge incentiverà, regolandoli, i rapporti possibili ed auspicati tra un mondo produttivo ed imprenditoriale, come quello agricolo, ed il vasto mondo del Terzo Settore

Il Consiglio Regionale ha approvato oggi all’unanimità la nuova Legge “Disposizioni in materia di Agricoltura Sociale” che, per la prima volta nella nostra regione, incentiverà, regolandoli, i rapporti possibili ed auspicati tra un mondo produttivo ed imprenditoriale, come quello agricolo, ed il vasto mondo del Terzo Settore.

Tali rapporti esistono già anche se poco conosciuti, tuttavia se ne prevede un rapido incremento. Il Disegno di Legge proposto dall’Assessore all’Agricoltura Govanni Barbagallo è materia molto sviluppata in altre regioni italiane come in Europa.

Per Agricoltura sociale si intende quel complesso di attività che, dalle azioni co-terapeutiche all’avvicinamento sociale e lavorativo, dalla educazione e formazione per persone a bassa contrattualità e con disagio – disabilità, alla accoglienza di persone in difficoltà, bene si innestano in un mondo che riconosce lo stabile equilibrio tra produzione e relazione sociale, tra economia ed ambiente, favorendo l’integrazione fra il comparto agricolo e gli obiettivi sociali regionali .

"Tale convinzione – spiega l’Assessore Barbagallo – trova conforto ed ulteriore stimolo nel fatto che l’ “Agricoltura sociale” risulta perfettamente allineata alla così detta Strategia Europa 2020 che, come noto, punta a rilanciare l’economia dell’UE nel prossimo decennio ponendosi cinque ambiziosi obiettivi in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia".

"Aprirsi al mondo del sociale quindi – continua l’Assessore Barbagallo – vuol dire avere delle nuove opportunità e possibilità per l’agricoltura Ligure ".

Il dibattito su tale materia è stato avviato dalla Regione a livello territoriale da oltre un anno anche con il prezioso contributo del Progetto MARTE+ (Programma di Cooperazione IT-FR Marittimo).
Tale processo ha portato quindi la Regione a considerare l’Agricoltura Sociale come una opportunità da cogliere con lo scopo di avvicinare due mondi non poi così lontani: quello agricolo da una parte e quello socio-sanitario dall’altra. Tale posizione è stata chiaramente sancita nelle conclusioni programmatiche della prima Conferenza Regionale della Agricoltura tenutasi a Genova nel settembre 2012.

La nuova Legge norma l’ Agricoltura Sociale come attività organizzata di produzione di beni e servizi agricoli che, in raccordo con il sistema territoriale dei servizi sociali e sociosanitari e delle istituzioni preposte, integra in modo sostanziale, continuativo e qualificante: l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, l’attività socio-educativa e di socializzazione a favore di soggetti con fragilità sociale.

Inoltre il sostegno e il reinserimento sociale di persone in condizione di fragilità sociale; l’ospitalità, anche a carattere ludico e ricreativo, per le categorie di bisogni attinenti alle diverse fasce deboli;la realizzazione di attività presso le aziende agricole promosse dagli istituti penitenziari; lo svolgimento di percorsi di inserimento socio-lavorativi attraverso assunzioni, tirocini formativi, formazione sul luogo di lavoro; gli orti sociali e la terapia con gli animali (pet therapy).