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YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”

30 ottobre 2013 | 16:56
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YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”
YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”
YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”
YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”
YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”
YOGURT SCADUTI alle elementari di via Gibelli, l’assessore Risso: “Seris intensificherà i controlli”

Già in passato si era verificata la somministrazione di alimenti scaduti nelle mense scolastiche imperiesi: vasetti di yogurt, sempre presso la mensa di via Gibelli, a febbraio 2013 e merendine il 20 ottobre 2012, presso la mensa di Largo Ghiglia

Alcuni vasetti di yogurt, scaduti da alcuni giorni, sono stati trovati, il 10 ottobre scorso, presso la mensa della scuola elementare di via Gibelli, a Imperia, gestita dalla società “Seris srl”. La vicenda, tuttavia, diventa solo ora di dominio pubblico, dopo che alcuni bambini si sono lamentati con i loro genitori e la questione è stata oggetto, ieri sera, di un’interrogazione presentata nel consiglio comunale di Imperia, dal consigliere di Alessandro Casano (La Svolta).

Secondo quanto emerso, sarebbe stato solo grazie all’intervento di due maestre, che i piccoli studenti hanno evitato di consumare gli yogurt. Già in passato si era verificata la somministrazione di alimenti scaduti nelle mense scolastiche imperiesi. In particolare, nel febbraio 2013, quando ancora una volta vennero trovati dei vasetti di yogurt, nella stessa scuola e, poi, merendine alla crema, il 20 ottobre 2012, presso la mensa di Largo Ghiglia.

“Questi episodi sono gravi perché costituiscono una spia della qualità del servizio “ – ha affermato Alessandro Casano – “se sono stati somministrati cibi con la data di scadenza stampata, ma ci sono tanti altri cibi, che arrivano sulla mensa dei bambini senza che vi sia più la possibilità di verificare”.

“Occorre aggiungere che oltre al servizio, che non ha i requisiti ci qualità che ci si attenderebbe.  Seris pratica i prezzi più elevati della provincia" – ha puntualizzato Casano –  "Le mense di Taggia forniscono un pasto a 3,48 euro, Sanremo a 3,50 euro: entrambi i Comuni hanno esternalizzato il servizio con vincoli contrattuali e capitolati qualitativi molto più stretti e l’inserimento di alimenti tipo biologico”.
Fabrizio Risso, assessore ai Servizi Educativi del Comune di Imperia, ha commentato: “Ho chiesto alla Seris, a cui compete non solo l’erogazione ma anche la parte relativa ai controlli, di attivarsi immediatamente per porre in essere ulteriori controlli affinché non accadano più questi episodi.

“Sarà redatto un registro di sicurezza” ha proseguito Risso – “in cui annotare e identificare i prodotti per ogni giorno del mese: ogni cucina dovrà rilevare giornalmente tutte le date dei prodotti in uso. La Seris contatterà almeno 3 cucine chiedendo la lettura di un minimo di tre dati: nell’ipotesi in cui le cucine non fossero in grado di fornire i dati, scatterà una fase di controllo sul posto"