Sala Specchi Palazzo Bellevue |
Cultura e Spettacolo
/
Sanremo e dintorni
/

Unitre Sanremo, oggi la lezione inaugurazle dell’anno accademico 2013-2014

29 ottobre 2013 | 19:03
Share0
Unitre Sanremo, oggi la lezione inaugurazle dell’anno accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, oggi la lezione inaugurazle dell’anno accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, oggi la lezione inaugurazle dell’anno accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, oggi la lezione inaugurazle dell’anno accademico 2013-2014
Unitre Sanremo, oggi la lezione inaugurazle dell’anno accademico 2013-2014

E’ stato proiettato il cortometraggio di Roberto Pecchinino “La strada di S. Giovanni”

Sala gremita da un pubblico generoso di applausi per il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Claudia Lolli, per la Presidente Paola Forneris, per la Preside del Liceo Cassini ed i giovani studenti, per il fotografo e documentarista Roberto Pecchinino ma soprattutto per Libereso Guglielmi , il giardiniere di Calvino.

La generosità dell’amministrazione comunale di Sanremo e del Sindaco Zoccarato socio onorario di Unitre continua a consentire l’utilizzo della prestigiosa Sala degli Specchi il Lunedì ed il Venerdì tra le 16 e le 18 circa ed i sanremesi sembrano gradire la “location” oltre che i contenutidelle lezioni. La dottoressa Lolli ha confermato inoltre la disponibilità per Unitre di una sede per le riunioni organizzative e per corsi specifici. La dottoressa Forneris ha brevemente richiamato il principi ispiratori di Unitre Nazionale ed Unitre Sanremo, che sono la prosecuzione ed integrazione della cultura scolastica, le sfide del futuro e la tradizione, la conoscenza e la socialità, lo scambio fra le generazioni.

E se Dante sintetizzò queste aspirazioni con il famoso appello “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”, il sanremese Italo Calvino in vista del secondo millennio proponeva i suoi tretalismani : imparare molte poesie a memoria, anche da vecchi; preferire le cose che richiedono sforzo, diffidare della facilità; “sapere che tutto quello che abbiamo può esserci tolto da un momento all’altro”.

Ed è proprio dal famoso racconto autobiografico di Italo Calvino “La strada di San Giovanni” che ha preso ispirazione e titolo Roberto Pecchinino con il suo cortometraggio.

Le immagini proiettate hanno mostrato angoli suggestivi di Sanremo rimasti intatti dai tempi in cui (anni 40 del secolo scorso) il giovane Italo Calvino percorreva questo itinerario seguendo di malavoglia il padre Mario agronomo famoso che aveva lavorato con successo in Messico ed a Cuba e poi ritornato a Sanremo aveva dato un grande contributo all’agricoltura ed alla floricoltura ligure.

La fantasia di Italo Calvino si sviluppava meglio verso la città e la costa piene di novità ed assistendo alle proiezioni cinematografiche del Cinema Centrale.

Tuttavia anche nel suo racconto Italo riconosce che lungo la Strada di San Giovanni man mano che si saliva ed in particolare a partire dalla Via Tasciaire i rapporti con le persone che s’incontravano diventavano più amichevoli e schietti, accomunati dalla fatica e dalla precarietà delle coltivazioni sempre soggette al rischio del maltempo.

Libereso Guglielmi praticamente coetaneo di Italo condivideva però con Mario Calvino la passione per il mondo vegetale ed apprese molto da lui tanto che sviluppò la professione di giardiniere che lo portò a lavorare in Inghilterra per un decennio.

Il protagonista del filmato girato nel 2007 , è proprio Libereso che descrive Sanremo com’era prima e fa apprezzare meglio quanto è
miracolosamente rimasto intatto. La sua conoscenza ed amore per le piante così utili per l’alimentazione e la cura si capisce durante il percorso quando si ferma a mostrare e descrivere le piante che affiorano dai muretti a secco o quando indica con orgoglio un gruppo di fichi d’india piantati da Mario Calvino per trattenere il terreno franoso ed ancora oggi utili.

Finito il filmato, Libereso Guglielmi intervistato da Paola Forneris e sollecitato dalle domande del pubblico ha raccontato vari aneddoti di vita vissuta accanto ai due Calvino e ad Eva Mameli moglie di Mario, botanica e naturalista.