Turbativa d’asta, falso e truffa: a Torino si è aperto il processo contro Boccalatte e altri 9

L’udienza è stata aggiornata, al prossimo 12 novembre, per la presentazione di alcune eccezioni preliminari
Si è aperto, oggi, davanti al gup Giorgio Potito, di Torino, il processo per turbativa d’asta, corruzione in atti giudiziari, truffa, falso, peculato e altri reati, che vede come come principale imputato l’ex presidente dei tribunali di Sanremo e Imperia, Gianfranco Boccalatte, di 71 anni, già condannato in altri procedimenti giudiziari affini.
Nel corso dell’udienza, l’avvocato Stefano Castrale, difensore di uno degli imputati (Riccardo Amedeo Bosio) ha chiesto di citare in causa la società Immogest, di Ventimiglia, come responsabile civile dei danni provocati al proprio assistito. Presenti all’udienza, come imputati: il notaio Antonio Marzi e l’elettricista, Pietro Benza.
La vicenda si riferisce al periodo tra il 2010-2012. Gli altri imputati sono: Erika Cannoletta, 38 anni, all’epoca giudice tutelare onorario (got); l’avvocato Antonio De Felice; l’ex cancelliere del tribunale di Sanremo, Massimo Capurro; Pietro Benza, elettricista; Giuseppe Fasolo, ex autista di Boccalatte, già condannato in primo grado in vicende affini; Antonio Marzi, notaio; Riccardo Amedeo Bosio, Sergio Alberti e Angela Salvay, quest’ultima edicolante di Ventimiglia. Il procedimento ruota intorno alla curatela più ricca del Tribunale di Sanremo (qualche milione di euro), quella di Maria Teresa Carazzai. Una seconda parte offesa è l’imperiese Maurizio Cocostaelli di Montiglio.
L’udienza è stata aggiornata, al prossimo 12 novembre, per la presentazione di alcune eccezioni preliminari.