A UN ANNO DALLA TRAGEDIA |
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Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO

26 ottobre 2013 | 13:06
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Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO
Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO
Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO
Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO
Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO
Trasferita in un monumento funerario al cimitero la salma dell’alpino Chierotti/ FOTOSERVIZIO

Presenti la Sen. Roberta Pinotti, sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa; il tenente colonnello Gianfranco Paglia, unica medaglia d’oro vivente, in rappresentanza del Ministro della Difesa; la sen. Donatella Albano, il Prefetto Fiamma Spena

E’ stato trasferito in un monumento funerario, al cimitero di Taggia, il feretro dell’alpino Tiziano Chierotti, il soldato armese caduto in una sparatoria in Afghanistan, il 25 ottobre del 2012, all’età di 24 anni. Il monumento è stato inaugurato, stamani, nel primo anniversario della sua morte. Presenti numerose autorità civili e militari, dal sottosegretario alla Difesa, senatrice Roberta Pinotti; al tenente colonnello Gianfranco Paglia, unica medaglia d’oro vivente, in rappresentanza del Ministro della Difesa.

E poi: la senatrice Donatella Albano, il Prefetto Fiamma Spena, il generale della Brigata Alpina Taurinense, Massimo Panizzi, il generale di Corpo d’Armata Franco Primiceri; il colonnello Andrea Monti, membro del reggimento di Cuneo di cui faceva parte Chierotti. Una lettera redatta dal Ministro della Difesa Mario Mauro è stata consegnata alla famiglia del caporalmaggiore degli Alpini ucciso in Afghanistan. Il monumento, in resina, ferro e cemento, è stato realizzato dal designer Mauro Olivieri: la forma rimanda ad una duna del deserto, sormontata da una tettoia che ricorda simbolicamente una tenda degli Alpini.

IL DISCORSO DEL SINDACO VINCENZO GENDUSO

"Un  particolare saluto e ringraziamento a Don Antonio Parroco di Taggia, Don Pietro Parroco di Levà, Don Benito Parroco di Arma, Don Antonio Robu Parroco di Badalucco oltre che a Don Cesare Cappellano di Tiziano perché hanno accolto l’invito ad essere insieme qui presenti per partecipare a questa toccante e intensa celebrazione.  Un saluto particolare e speciale ai Familiari di Tiziano e a tutti gli amici presenti. E voglio infine rivolgere un saluto affettuoso a tutti i cittadini che hanno deciso di celebrare questo anniversario insieme alla famiglia e alle istituzioni qui rappresentate.  La vostra presenza ci è particolarmente preziosa in questo momento di ricordo e di dolore. E ci aiuta a dare senso alla morte di Tiziano, come a tante altre morti assurde e premature, che hanno toccato le nostre famiglie in questi anni".

"Un anno fa tutta la nostra comunità, insieme alla famiglia di Tiziano ha vissuto  un momento di grande dolore, sconcerto, incredulità e anche di rabbia. Nel vortice di questi sentimenti tutti ci chiedevamo se potesse esserci un senso in quello che era successo e allora avevo suggerito di cercarlo in quello che la vita di Tiziano, la sua testimonianza, il suo modo speciale di interpretare la missione di cui fece parte in Afghanistan, ci poteva insegnare. Per migliorare il nostro modo di essere cittadini nel mondo e nella nostra piccola comunità Per ritrovare dentro di noi l’entusiasmo per lottare contro l’ingiustizia. Per costruire la pace nei nostri gesti quotidiani. Per sapere sorridere alle altre persone nonostante tutto. Per ritrovare un po’ di onore e di valore nel nostro essere cittadini.

"Non credo che oggi, ad un anno dalla sua morte, siamo riusciti a trovare un senso a ciò che è successo… Credo però che ci siano stati tanti segni di vicinanza, di affetto, di solidarietà che fanno sentire che Tiziano continua ad essere vivo in mezzo a noi, continua a parlarci. Continua, se vogliamo, a cambiarci. E tutta la nostra comunità vuole ascoltare. Vuole ricordare e ascoltare… Pochi mesi fa abbiamo intitolato a Tiziano la nuova piazza sul mare ricavata dai lavori di riqualificazione della passeggiata a mare.  Con la Stele e la Targa degli Alpini a lui dedicate. Oggi in occasione di questo primo anniversario siamo qui a benedire e accogliere nel nostro cimitero il monumento funerario che custodirà la sua salma. Un opera fortemente e tenacemente voluta dalla famiglia,  creativamente partecipata e pensata dal progettista Mauro Olivieri (avremo modo di sentire una breve presentazione che ci accompagnerà a scoprire il senso dell’opera), e molto sostenuta dall’Amministrazione Comunale che ha di buon grado concesso l’area. Un ulteriore modo che tutta la nostra comunità avrà per ricordare, ascoltare e rendere omaggio e onore a questo nostro figlio, partito per portare un sorriso nel mondo"