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“Sergio Maiga, anima del Rallye di Sanremo”

12 ottobre 2013 | 19:10
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“Sergio Maiga, anima del Rallye di Sanremo”

“Lui non può smettere di credere che la prossima edizione si tinga di nuovo di mondiale come ai vecchi tempi. La Riviera, del resto, è terra di atmosfere da quando è la Riviera, ma è anche terra di forti emozioni sportive” scrive Pierluigi Casalino

Se è vero che, come è stato scritto, anche nei rally "Sanremo è Sanremo", l’autentica anima del Rally di Sanremo è senza ombra di dubbio Sergio Maiga, con il suo team di meraviglie, di cui fa parte anche il fratello Silvio, anch’egli protagonista storico di questo sport così entusiasmante.
Un gruppo, del quale non fa più parte, purtroppo, l’indimenticabile Rava, altro alfiere delle stagioni di questo spettacolo, che con Sanremo continua ad avere un rapporto speciale, nonostante le sempre più difficili condizioni economiche per conservarlo alla città, alla Riviera e a quanti amano questa straordinaria saga delle quattro ruote. Ed è proprio per questo che Maiga non cessa di sognare un "Sanremo" degno del suo passato.

Lui insomma non può smettere di credere che la prossima edizione si tinga di nuovo di mondiale come ai vecchi tempi. La Riviera, del resto, è terra di atmosfere da quando è la Riviera, ma è anche terra di forti emozioni sportive: tra esse non solo la suggestione eccitante delle due e delle quattro ruote. L’amore per le corse qui, infatti, è di casa: a Sanremo anche le biciclette, d’altro canto (vedi la Milano-Sanremo), hanno la loro culla. Lungo stretti e nervosi, e pur impervi, percorsi sterrati, che conducono in alto tra boschi fittissimi e ridiscendono tra asprezze di vie e di sentieri millenari, rivive la leggenda della velocità, di tutte le velocità: per il ciclismo è il mitico Poggio a fare spesso la scelta del vincitore della classicissima di primavera. Per il Rally la sirena
inebriante è quella della gara del serrato confronto di drivers specialisti e leggendari sulle vie tortuose e fantastiche dell’entroterra. E anche quest’anno il Rally è stato un successo: con il rally nel sangue non si può fallire e Maiga ha riaperto così i giochi di una nuova futura avventura. L’eco di epiche sfide, di gesta di piloti senza tempo non si dissolve perciò e ogni anno rinnova nuovi capitoli della storia del rombante sport dei motori. Come non ricordare, infine, il turbinio delle sagome sfreccianti delle moto dell’avventuroso (e ormai non più praticabile) circuito di Ospedaletti, che trova oggi spunti inediti e nuovi eroi per affrontare per amore del brivido le strade del Ponente? Memorie gloriose scolpite nell’animo degli amanti della Riviera che sanno riscoprirsi, reinventarsi. Un fascino che richiama con il sole, ma anche con le avversità atmosferiche, folle di appassionati, alla ricerca di profonde sensazioni che il tempo non ha consumato. Un mito che non si smarrisce anche di fronte alla malinconica congiuntura dei nostri giorni, ma che si

ripropone con tutta la sua capacità di fare spettacolo. Un recital, quello del Rally, e, con esso, delle altre manifestazioni sportive dei motori, che non ha nulla da invidiare all’evento maggiore, il Festival, e che riesce immettere una sua speciale scarica di inesauribile e travolgente adrenalina. Un’ardente voluttà, un desiderio sconfinato della sfida, che da queste parti trova l’ispirazione mai doma per continuare a sperare,

Pierluigi Casalino