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Ruggero Marino parla di Cristoforo Colombo ai Martedì Letterari

30 ottobre 2013 | 13:27
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Ruggero Marino parla di Cristoforo Colombo ai Martedì Letterari

Dalle 16.30 si rivivrà il viaggio del grande navigatore : 1493-2013 Il ritorno di Cristoforo Colombo con Marino Ruggero e il libro.” L’uomo che superò i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo” (Sperling & Kupfer editori)

Il 31 Ottobre giovedì ( martedì 29 ottobre il teatro ospita il Final Table dell’Ipt Sanremo) nel Teatro dell’Opera alle ore 16.30 si rivivrà il viaggio del grande navigatore : 1493-2013 Il ritorno di Cristoforo Colombo con Marino Ruggero e il libro.” L’uomo che superò i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo” (Sperling & Kupfer editori). Letture artistiche del Teatro del Banchero.

Un’appassionante narrazione che smonta a uno a uno i falsi "miti" costruiti sulla figura di Cristoforo Colombo. A partire dalla grande bugia, che tutt’oggi si trova sui libri di scuola, secondo cui Colombo approda al Nuovo Mondo per errore. Niente di più falso: l’ammiraglio genovese è perfettamente consapevole del suo obiettivo ed è molto più di un fortunato marinaio..È un messaggero, incaricato direttamente dal papa Innocenzo VIII che subirà come lui una damnatio memoriae a opera del successivo pontefice, lo spagnolo Rodrigo Borgia. E l’Ammiraglio subirà l’infamia di tornare in Spagna in catene, per poi essere liberato da quei re cattolici, Ferdinando e Isabella, cui si è devotamente affidato ma che hanno più di una responsabilità tanto nell’accaduto quanto nella falsificazione storica che seguirà. Dopo la morte, il silenzio. Per secoli la figura di Colombo sarà dimenticata, e tuttora è in attesa di un’autentica riabilitazione. Per due volte è stato avviato un processo di beatificazione, regolarmente interrotto. I mille volti di Colombo, geniale navigatore, eroe senza pace, cavaliere del mare, templare, santo e missionario, vengono restituiti in questo libro definitivo con una prosa avvolgente, che incalza il lettore con ipotesi sorprendenti, sempre sorrette da solidissima documentazione, e lo conduce in un lungo viaggio, ricco di fascino e mistero, da ripetere al fianco del "navigatore dei due mondi".

Prefazione
Bastano poche parole, una frase a sovvertire 500 anni di “storia” colombiana. Una frase come “Non nobis, Domine, non nobis, sed Nomini tuo da gloriam”. “Non a noi, non a noi, Signore, ma al tuo nome dona la gloria”. Il definitivo marchio templare dell’enigma Colombo.

Il nuovo libro di Ruggero Marino, dal titolo “L’uomo che superò i confini del mondo” (Sperling & Kupfer), dopo quelli del 1991 e del 1997 (“Cristoforo Colombo e il papa tradito”) e l’ultimo del 2005 (“Cristoforo Colombo l’ultimo dei Templari”, Sperling & Kupfer Editori Rai Eri, tradotto in 8paesi), è l’ulteriore approfondimento di una ricerca che va avanti ormai da circa 20 anni. La presente parte dell’indagine si muove ancora, lungo i percorsi di una incredibile contro-storia. In relazione ai quattro avventurosi viaggi di Cristoforo Colombo, alle sue reali e misteriche conoscenze, alle sue qualità sciamaniche, alle “prescoperte”, alle mappe “impossibili”, alla situazione politica e religiosa, che accompagnò le imprese del “navigatore dei due mondi”, al suo ruolo di inviato della Chiesa di Roma e di cavaliere crociato, plausibilmente figlio di papa Innocenzo VIII. Erede di un sogno anche templare. In un crescendo, fino alla sua morte, di inedite e sorprendenti novità.Nella certezza di un complotto, a danno di Colombo e di Innocenzo VIII, che ha mutato la storia. Per finire con la documentazione per fare santo Colombo, portata vanti da Pio IX e Leone XIII.

La scienza si appella ai documenti ed è giusto che lo faccia. Ma da 5 secoli la critica si scontra su quegli stessi documenti, senza mai avere trovato un accordo. Per cui l’unico dato scientifico di tutta la questione e l’assoluta “ascientificità” di ogni ricostruzione fatta sino ad oggi. In una storia ricucita e rattoppata in modo che le facciano difetto i “documenti” primari, senza i quali nessuna storia può essere considerata scientifica: e cioè la logica, il buon senso ed in alcuni casi perfino l’evidenza.

Caro Marino,

solo di recente mi è stato possibile iniziare a leggere il Suo splendido libro Colombo, l’uomo che superò i confini del mondo, che il nostro comune amico Mario Bruschi ebbe la bontà di farmi avere. È una lettura avvincente che coinvolge come un canovaccio per un film, dove però è frequente l’esortazione a ponderare su dati di fatto spesso sottovalutati per non dire trascurati e anche dimenticati. Lei scrive storia come un cronista! Ogni giorno riprendo con impazienza la lettura che sono costretto a interrompere troppo spesso. Ma fra poco sarò in aereo per il lungo volo di ritorno a Los Angeles e il Suo libro sarà per me un compagno di viaggio entusiasmante. Grazie e complimenti!

Cordiali saluti e a presto, Carlo Pedretti
(Il professor Pedretti è considerato uno dei più grandi esperti, a livello mondiale, della vita e delle opere di Leonardo da Vinci)

Ruggero Marino
Nato a Verbania Intra (Novara). Giornalista, scrittore, poeta. Ha lavorato, per trentaquattro anni, al quotidiano “Il Tempo” di Roma, ricoprendo anche le cariche di inviato speciale, di redattore capo del giornale e di responsabile dei settori spettacolo e cultura. Ha effettuato reportages da circa 50 paesi nel mondo. Ha collaborato e collabora a riviste italiane e straniere. E’ stato autore, con altri colleghi, di un saggio per l’Unicef dal titolo “Bambini”, sulla condizione dell’infanzia in Italia. Ha pubblicato un libro sulla vita di Maradona (“Maradona re”). Ha fondato e diretto per 7 anni il quadrimestrale internazionale “Poeti & Poesia”.

Ha scritto due libri di poesie, “Minime & Massime” (brevi poesie ed aforismi) e “L’inferno in paradiso” (Premio Indac), storie dei drammi dei ragazzi vittime della droga e degli anni di piombo. Ha vinto oltre 10 premi giornalistici, a carattere nazionale, fra i quali quello dell’Associazione Stampa Romana, lo Scanno e quello del Coni.

Il suo primo libro su Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America risale al 1991 con il titolo “Cristoforo Colombo e il papa tradito” (Newton Compton), giunto in breve alla terza edizione e vincitore del Premio Scanno di letteratura per la sezione italiana, dopo un ballottaggio per il premio assoluto con John Updike. Una quarta edizione, aggiornata ed ampliata, è stata pubblicata, con lo stesso titolo nel 1997 (RTM multimedia), con prefazione di Franco Cardini, il maggiore medioevista italiano. Delle sue ricerche, che per la prima volta coinvolgono Roma e il Vaticano nella vicenda, tramite papa Innocenzo VIII (definito un pontefice “deçaparecido”, lo “sponsor” dell’operazione America e probabilmente legato dallo stesso sangue a Colombo, in una possibile linea diretta da padre a figlio), si sono occupati storici in Italia e all’estero, scrittori e i più importanti media nazionali e non (il “Times” di Londra gli ha dedicato due pagine), in un’indagine che avanza nuove e rivoluzionarie teorie sulla scoperta dell’America. Che fanno ormai parte di una storiografia inedita su Cristoforo Colombo. I suoi studi sono stati oggetto di citazione all’Accademia dei Lincei da parte del senatore Paolo Emilio Taviani e del Professor Osvaldo Baldacci. Estratti delle sue tesi sono state pubblicate da “Apollinaris”, della Pontificia Università Lateranense, dai “Quaderni ibero-americani” e fanno parte degli Atti del Simposio Internazionale “La evangelicacion del Nuevo Mundo” del Centro Studi superiori dei Legionari di Cristo di Roma e del Convegno “Il Letterato tra miti e realtà del Nuovo Mondo:Venezia, il mondo iberico e l’Italia”, organizzato all’Università di Venezia, sotto l’egida del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

E’ stato invitato ad esporre le sue ricerche presso la “Dante Alighieri” di Roma, la Fondazione Dragan e in numerosissime conferenze, anche in Università italiane e straniere, compresa quella di Genova nel corso di un Convegno organizzato dal Professor Francesco Perfetti. Sempre a Genova è stato chiamato per un’altra iniziativa di carattere scientifico dal Professor Raffaele Belvederi. E’ stato inoltre invitato ad esporre le sue tesi in un College universitario italoamericano (John Calandra Institute) dall’Istituto italiano di cultura di New York.

Nella “Grande Raccolta Colombiana” in 20 tomi,uscita nel 1992, in occasione dei 500 anni della scoperta dell’America, il Presidente del Comitato scientifico per le Celebrazioni colombiane del V Centenario, senatore Paolo Emilio Taviani, considerato il più grande studioso italiano di Colombo ed uno dei maggiori a livello internazionale, ha aggiunto all’opera un nuovo capitolo, rispetto alle sue precedenti opere, dal titolo “Fino a qual punto il Vaticano intervenne per l’impresa di Colombo”. Basandosi sugli studi innovativi di Ruggero Marino Taviani conclude con il riconoscere al ricercatore il merito di “essere stato il primo” ad avere interpretato un documento scritto da Colombo e contribuendo, con il suo lavoro, ad avere riaperto e rivalutato “il tema della partecipazione di Innocenzo VIII alla vicenda colombiana”. In un’indagine “erroneamente” e per “troppo tempo” ignorata dalla “bibliografia scientifica”. Anche lo scrittore e saggista della Colombia German Arciniegas (candidato al Nobel) ha dedicato un capitolo di un suo libro (“America es otra cosa”) al suo lavoro

Ha pubblicato, nel settembre 2005 per Sperling & Kupfer e Rai Eri, “Cristoforo Colombo l’ultimo dei Templari” con grande successo di critica e di pubblico e che, come ha scritto Arrigo Petacco sul “Corriere della sera” “smantella cinque secoli di storiografia colombiana”. Nel settembre 2006 è uscita, al prezzo di 6.90 €, la versione di “Cristoforo Colombo l’ultimo dei templari”, edita da RCS, per l’Edicola Fabbri, nella collana i Grandi Misteri, volume numero 79. E’ stato chiamato dal Ministro Claudio Scajola a fare parte della Commissione Scientifica per le celebrazioni del 12 ottobre in onore di Cristoforo Colombo. E’ stato invitato dalla Società geografica Italiana nella sede a Roma di Villa Celimontana per esporre le sue tesi.

Il 2 giugno 2006 è diventato Commendatore dell’ordine Al merito della Repubblica Italiana.

Inoltre è stato nominato Accademico onorario del Centro Culturale Giuseppe Gioacchino Belli, “Per aver saggiamente colto, interpretato e reinterpretato in modo tanto originale quanto scientificamente attendibile la storia di uno dei più grandi Italiani: Cristoforo Colombo. Svelandone le sue autentiche origini, la sua vera personalità e le sue intuizioni, e riscoprendo un nuovo filone storiografico, talmente importante da insegnare agli storici contemporanei una nuova metodologia di ricerca scientifica da dedicare ai posteri. Ed in relazione alle Sue competenze di giornalista e scrittore, Roma oggi apprezza in Lui tutti i lati qualificanti dell’autentico ricercatore, che i “Romani de Roma” hanno apprezzato ed apprezzano, per la loro natura di abitanti della città “Caput Mundi”.

Per aver adottato, in tutto il Suo positivo lavoro, il chiaro segno della passione per il proprio lavoro e la Città Eterna, condividendo pienamente usi, costumi, umori, emozioni e passioni della nostra tipicità sia romana sia romanesca”.

Il 5 novembre ore 16.30 in collaborazione con il Serra club Andrea Tornielli presenta il libro.“Jorge Mario Bergoglio. Francesco. Insieme. La vita, le idee, le parole del papa che cambierà la Chiesa, Piemme 2013.