Ronaldo al Pokerstars del Casinò: “magari avessi le stesse tecniche del calcio anche a poker”/ FOTO






“Il mio tipo di gioco? Ad intuizione, ma quando vengono le carte buone, so essere anche aggressivo e quando mi tocca il 9, il numero di maglia con cui ho sempre ho giocato, beh perdo sempre…”.
"Magari avessi nel poker le stesse tecniche che avevo nel gioco del pallone". Ad affermarlo è il calciatore fuoriclasse, Luís Nazário de Lima Ronaldo, ospite della quarta tappa del PokerStars.it Italian Poker Tour, che si apre oggi al Casinò di Sanremo e che proseguirà, fino al 29 ottobre. Si tratta della penultima tappa quinta stagione con oltre 20 tornei in programma. Ronaldo giocherà un "Sit & Go" esclusivo insieme ai membri del Team PokerStars Pro Luca Pagano e Dario Minieri, 5 giocatori qualificati online e 1 vincitore dall’iniziativa social “Filma il tuo chiptrick e #SfidaRonaldo!”.
Ancora Ronaldo: "Le prime partite le ho giocate nel 1999-2000. Parecchie volte anche in ritiro con le mie squadre. Il mio tipo di gioco? Ad intuizione, ma quando vengono le carte buone, so essere anche aggressivo e quando mi tocca il 9, il numero di maglia con cui ho sempre ho giocato, beh perdo sempre. Credo sempre che sia un avviso, perché non è una grande carta nel poker e allora mi sbaglio. Ogni partita, comunque, per me è una storia, è divertente ed emozionante".
PROSEGUE RONALDO:
"Mi auguro che questa nuova Inter, con Moratti che ha meno potere, sia sempre l’Inter che vogliamo tutti vedere: forte e che fa appassionare la gente". Dal Casinò di Sanremo, Ronaldo conversa con i giornalisti e alla domanda, se nella nuova Inter ci possa essere un posto anche per lui, risponde: "l’allenatore non lo farò mai, perchè la routine dei giocatori è stata durissima. Vent’anni da calciatore sono lunghissimi e tornare come allenatore, significherebbe tornare alla stessa routine e anche peggio. E poi, io guardo il calcio e mi piacciono le belle partite, ma l’allenatore deve guardare anche le brutte partite e quelle io no le vedo. Dirigente? Ora, occupo un ruolo molto importante in Brasile, sono nel comitato organizzativo del mondiale ed ho imparato tanto. E’ un mestiere che mi piace e in un futuro, dopo il mondiale, non sono cosa mi aspetterà". Sulla decisione di Moratti di vendere l’Inter, Ronaldo afferma: "credo che si tratti di una questione d’affari, più che di altro. La passione di Moratti è e sarà sempre l’Inter, ma in affari bisogna pensare con un’altra testa. Lui ha speso tantissimo per questa squadra ed è giusto che si riprenda qualcosa".
Quando un giornalista gli chiede come mai la carriera di Totti è andata così lontano e non la sua, malgrado Totti vedesse in lui un grande campione, Ronaldo risponde: "Io sono arrivato lontanissimo: a 34 anni è lunga come strada, per un calciatore che ha iniziato a 16 anni. Certo che lui è arrivato più lontano, ma per fortuna sua non ha avuto lesioni gravi. Arriva un momento che il tuo corpo ti chiede, per l’amor di Dio, di smetterla. Il calcio, oggi, è giocato in maniera molto più veloce, ma per fortuna i giocatori si fanno meno male. Bisognerebbe rivedere il calendario, per far sì che i calciatori abbiano il posto giusto e non giochino troppe partite all’anno, così i campioni durano più a lungo".
"Trovo nel poker la stessa adrenalina, di quando giocavo a calcio. Sei lì, al tavolo e vuoi battere tutti gli altri, ma devi essere il più furbo. Oggi inizierò tranquillo e poi vedremo. Io preferisco avere le carte, che bleffare, perché si gioca più sicuro".
SUL PARAGONE CON CRISTIANO RONALDO E IL, MATCH BARCELLONA-REAL MADRID
"C’è chi dice che sia io il vero Ronaldo, ma non voglio fare paragoni con lui, anche perché ci troviamo in epoche diverse ed è difficile. Ovviamente sta giocando molto bene e sono contento per lui, che è un grandissimo campione". Luís Nazário de Lima Ronaldo, l’ex fuoriclasse brasiliano, ospite del Pokerstars, al Casinò di Sanremo, risponde così alla domanda di un giornalista, che gli chiede cosa ne pensa del fato che oggi,m quando si parla di Ronaldo, la mente corre subito a Cristiano e non più a lui. E poi, alla domanda: "per chi tiferai all’incontro tra Barcelona e Real Madrid, avendo giocato in entrambe le squadre", Ronaldo risponde: "Una bellissima partita, ma tiferò per il Real. Si sa, che sono più madridista".
SULLA SUA GRIGLIA AI PROSSIMI MONDIALI E IL SUO EREDE
"Il mio podio ai prossimi mondiali? Credo che sia Brasile, Germania e Spagna. L’Italia è ancora un po’ indietro, ma è pur sempre quattro volte campione del mondo ed una grande squadra da battere". Così, Ronaldo, risponde al giornalista che vuole sapere qual è la sua griglia ai mondiali. Mentre alla domanda: "Chi sarà il tuo erede?", Ronaldo risponde: "Non lo so, anche se adesso vedo dei grandi campioni. Messi e Ronaldo sono i due che fanno pensare più a me. Ma ci sono anche grandi giocatori come Neymar che è appena arrivato a Barcellona, con un grande talento e un futuro da campione".
Così Ronaldo risponde alla domanda di un giornalista che vuole sapere chi potrebbe essere il suo erede e ul ritorno di Kakà, commenta: "Sono felice. Peccato per l’infortunio che ha avuto, ma ho visto Milan-Barcellona e mi è sembrato molto tranquillo, sereno e veloce. E’ un grandissimo amico e se continuerà a giocare così, fino a fine stagione, vuo, dire che al mondiale ci sarà". Ronaldo annuncia, poi, che dovrà tornare presto a Londra, dove abita, spiegando che la sua scelta dell’Inghilterra dipende dal fatto che deve imparare la lingua.
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