Ripreso il cammino formativo annuale dell’Opera diocesana pellegrinaggi (Odp)
28 ottobre 2013 | 10:18

Otto gli incontri mensili che intendono formare coloro che offrono il loro tempo come volontari nel pellegrinaggio di fine giugno a Lourdes
Venerdì scorso è incominciato il cammino formativo annuale dell’Opera diocesana pellegrinaggi (Odp). Sono otto gli incontri mensili che intendono formare coloro che offrono il loro tempo come volontari nel pellegrinaggio di fine giugno a Lourdes. Un’esperienza che vede impegnate più di 130 persone e che unisce medici, infermieri, farmacisti, dame, barellieri, mini dame e mini barellieri. Sono davvero in tanti coloro che organizzano pellegrinaggi nelle mete mariane ed il punto di forza dell’Odp non principalmente quello di organizzare un certo turismo religioso. Questa organizzazione diocesana accompagna i malati, i più poveri ed isolati verso una meta, quella della Grotta di Massabielle, che dona senso nuovo e una ricarica spirituale ai tanti sofferenti che abitualmente non potrebbero muoversi da casa. Da anni si verifica anche la presenza di tanti anziani, che seppur godano di buona salute, per la debolezza delle loro forze non potrebbero affrontare un viaggio così impegnativo se non grazie ai mezzi ed all’assistenza che l’Odp offre.
I volontari hanno bisogno di formarsi per poter innanzi tutto godere di una ricchezza personale a cui attingere nel rapporto quotidiano con gli altri e per poter vivere con serenità la vicinanza a coloro che sono nella malattia. Se da una parte costa sacrificio e rinuncia partecipare con fedeltà alle riunioni dall’altra è fondamentale per la propria maturazione accogliere questa fatica per migliorare ed imparare a dare un dono maggiore di sé. Il filo conduttore degli incontri coincide con il tema che il Consiglio pastorale del Santuario di Lourdes propone per quest’anno ed è così formulato: “La gioia della conversione”. Questo invito sarà approfondito con una metodologia particolare, per cui non si terranno delle conferenze sul significato in se stesso della conversione, ma i diversi relatori si avvicenderanno nel presentare le figure di grandi uomini e donne che nel corso dei secoli hanno cambiato vita. Per l’antichità cristiana saranno presentati la vicenda di Paolo e la figura di Sant’Agostino. Nel mese di dicembre Padre Walter, il superiore della comunità cappuccina di San Remo illustrerà il percorso di san Francesco D’Assisi. Padre Cesare Ghilardi, dei Ministri degli Infermi di Genova e Coordinatore Regionale della pastorale della salute presenterà la figura di san Camillo De Lellis, che si convertì durante la malattia e diede origine ad un ordine religioso che si occupa ancor oggi della cura dei sofferenti. Ad un gesuita sarà affidata la presentazione della vita di Sant’Ignazio di Loyola, militare in carriera anch’egli convertitosi durante la degenza dopo essere stato ferito. Il 31 gennaio sarà presente in Diocesi Padre Nicola Ventriglia, che è il responsabile dei pellegrini italiani a Lourdes e che vediamo abitualmente ogni sera alle 18 ed in replica alle 20 guidare la preghiera del Santo Rosario dalla Grotta sulle frequenze di Tv 2000. La sua parola sarà di sprone per incontrare non soltanto coloro che sono addentro alla vita del celebre santuario mariano, ma tutti coloro che desiderano conoscere di più e con maggior profondità il significato delle apparizioni e del messaggio che la Vergine ha donato alla piccola Bernardetta. Verso la fine di febbraio invece si terrà una settimana speciale per far conoscere il valore pastorale e missionario dell’Odp. I volontari, di concerto con i parroci della città di Ventimiglia, scelta per quest’anno in via sperimentale, visiteranno le diverse comunità e porteranno la loro testimonianza.
Anche per i giovani che vengono a Lourdes per il servizio non mancheranno alcune proposte formative che li vedranno impegnati per quattro pomeriggi di domenica durante l’anno. Il luogo prescelto, il Seminario Pio XI di Bordighera, non è stato scelto a caso, ma vuole essere un richiamo forte alla vocazione. A Lourdes infatti non ci si reca come pellegrini soltanto per una decisione personale ma per una misteriosa chiamata a cui aderiamo, magari subito con slancio e poi a mano a mano che crescono gli interrogativi e il bisogno di profondità, con una consapevolezza sempre maggiore.