Ora, grazie ad alcuni appassionati di calcio, rinasce a nuova vita: si tratta di uno spazio non da poco, ma carico di storia. Ha visto nascere giocatori professionisti come Massimo Calzia e i suoi fratelli, Ivano e Augusto, Guido Calzia
All’inizio non era che una fascia di terra erbosa. Ai margini una risorgiva e un roseto, traccia di una precedente coltivazione. Si saltava un muretto basso e il gioco continuava nella fascia sottostante, mezza ortiva. I cavoli ringraziavano. Se la palla finiva giù si perdeva sull’antica strada di collegamento tra Villa Guardia e Villa Viani e nel bosco di olive. Poi la strada è stata allargata, il campo livellato, il muro di contenimento ricostruito con la partecipazione di tutta la Comunità, come nei tempi antichi, con il contributo di lavoro volontario al sabato. I bambini raccoglievano le scaglie, i grandi facevano il cemento, i mastri da muro come il Moro, mettevano le pietre. Si costruì la rete di protezione. Ma le porte venivano fatte ancora dai ragazzi, tagliando roverelle a mano, che fungevano da pali e traverse. E che partite tra i ragazzi di Villa Viani, con le loro maglie arancioni e nere di stile olandese e quelli di Pontedassio o di Bestagno, Successivamente la Pro Loco ha migliorato tutto, arrivando fino alla costruzione degli spogliatoi, sempre con il lavoro volontario. Il campo viene utilizzato per il tradizionale “sconfogo” di San Giuseppe e come posteggio durante la tradizionale ed allettante sagra della lumaca e dello spiedino.
Ora, grazie ad alcuni appassionati di calcio, rinasce a nuova vita: si tratta di uno spazio non da poco, ma carico di storia. Ha visto nascere giocatori professionisti come Massimo Calzia e i suoi fratelli, Ivano e Augusto, Guido Calzia tutti della gloriosa Imperia oppure Raffaello Papone campione del Carpi, ma originario di Bestagno, Ora si sfidano ancora i giovani di Villa Viani e dintorni. Gli incontri, con il favore della luce, vedono ancora protagonisti gli eredi della generazione Calzia, i tanti giovani e meno giovani locali, i nuovi arrivati in paese, come Andrea Egidi. E lo sport è fattore di integrazione, perché alla tenzone partecipano anche i giovani romeni che lavorano nel comparto oleario. Per una volta il calcio unisce. In attesa delle luci per l’attività notturna, che vedrebbero l’indubbia crescita del movimento. E il presidente della Pro Loco, Piero Rainaldi, con il direttivo e le mamme, osservano lo spettacolo con interesse.