Protesta lavoratori Inps, lunedì 14 ottobre spegnimento di tutti i pc esculsi quelli agli sportelli

“Il decreto di stabilità obbliga l’Inps ad un taglio sulle spese di gestione di 532 milioni di euro all’anno, soldi dei contributi dei lavoratori che non resteranno nelle casse dell’INPS ma andranno allo Stato per pagare il debito pubblico”
L’azione è stata deliberata contro lo smantellamento dei servizi offerti all’utenza (vedi CUD, 730, domande di prestazioni INPS solo telematiche ecc.), contro il taglio del 10% del personale e di 300 euro mensili allo stipendio dei lavoratori.
Ai cittadini chiediamo scusa per il disagio che si potrebbe creare ma ci teniamo a precisare che la nostra è una lotta in difesa anche dei loro diritti.
Difendiamo la previdenza pubblica: quello che sta accadendo è un attacco al nostro lavoro e un attacco ai diritti dei cittadini.
Il decreto di stabilità obbliga l’INPS ad un taglio sulle spese di gestione di 532 milioni di euro all’anno(più della metà dell’intero costo di gestione), soldi dei contributi dei lavoratori che però non resteranno nelle casse dell’INPS ma andranno allo Stato per pagare il debito pubblico.
Per onorare questa imposizione:
– prima la Direzione Centrale dell’INPS ha deciso di non inviare più i CUD e i mod. Obis-m ai pensionati.
– poi ha smesso di inviare le code-line con gli importi da versare agli artigiani e commercianti.
– E’ impossibile contattare telefonicamente un operatore INPS se non si conosce il numero perchè è stato deciso di dirottare tutte le telefonate ad un Call Center creato ad hoc, peccato non sia in grado di dare risposte appropriate.
– Ormai quasi tutte le richieste all’INPS possono essere inviate solo in via telematica, dotandosi di un computer ( poco importa a chi ci amministra se non ce l’hai), o avvalendosi di un patronato: il cittadino deve pagare per chiedere un servizio che fino a ieri era pubblico e perciò gratuito.
In altre parole l’INPS si sta avviando, passo dopo passo, nelle mani dei privati.
Noi, dipendenti, però non ci stiamo. Prima come utenti poi come lavoratori. Difendiamo la previdenza pubblica baluardo di un paese civile che garantisce sostegno alla collettività e difendiamo con forza la dignità del nostro lavoro.
BASTA CON LA DISINFORMAZIONE E LA CACCIA ALLE STREGHE che mette i lavoratori pubblici e privati gli uni contro gli altri.
LA NOSTRA PROTESTA E’ ANCHE LA PROTESTA DEI CITTADINI PERCHE’ TUTTI INSIEME DIFENDIAMO LO STATO SOCIALE
LUNEDI’ 14 OTTOBRE BLOCCO DELLA PRODUZIONE E SPEGNIMENTO DI TUTTI I COMPUTER AD ESCLUSIONE DI QUELLI AGLI SPORTELLI
La Rsu Inps Imperia ed i lavoratori Inps di Imperia