L’opportunità fornita dal compleanno di Imperia analizzata dal gruppo La Svolta
Speriamo quindi che questa ricorrenza non si concluda solo come occasione celebrativa con la necessaria retorica, ma che possa essere una vera occasione di riflessione in merito al futuro di questa città
Vista la presenza dei nostri ospiti di Newport voglio prendere spunto per alcune considerazioni in merito a questa ricorrenza partendo dalla nostra recente visita nella città gemella.
Basta un breve soggiorno a Newport per capire come ogni elemento storico e culturale legato alla città venga valorizzato e assuma carattere di identità con enorme valore in termini di turismo ed economia. Il tutto sempre nel massimo rispetto del territorio e cura del paesaggio.
E’ noto che Newport, per il suo particolare contesto storico –geografico, si è affermata come luogo di riferimento mondiale per le competizioni veliche. Anche Imperia è una citta di mare, in un contesto climatico particolare, città di tradizioni marinaresche, di navigatori, i famosi Cap Hornier, di costruttori navali, di commercio legato alla produzione olearia e alla produzione della pasta.
Eppure troppo spesso si ha la sensazione che tutto ciò non venga valorizzato a sufficienza. Anzi al contrario il paesaggio è stato per troppo tempo sfruttato con logiche speculative che in realtà hanno impoverito il territorio rendendolo più brutto.
Nel celebrare il compleanno di Imperia dovremmo cercare di capire il passato della città per capire quali indirizzi dare per il futuro. Ho trovato molto interessante una raccolta fotografica di Imperia della prima metà del novecento, pubblicata da una nota libreria cittadina.
La prima impressione è quella di una città che si sviluppa su un territorio bellissimo che è stato purtroppo gradualmente deturpato. Impossibile non notare che gli edifici di pregio architettonico risalgono quasi sempre all’epoca pre-bellica.
La città è nata con una chiara velleità industriale che tuttavia non ha conosciuto uno sviluppo compiuto. Nonostante ciò non vi è stata la capacità di intraprendere un percorso di valorizzazione territoriale adeguato a raggiungere una vera vocazione turistica.
Da questa contraddizione nasce a mio parere una sorta di crisi di identità che ha caratterizzato la storia della nostra città fino ad oggi. Per questo motivo credo che per dare un futuro di sviluppo turistico, l’unico possibile, alla nostra città, sia necessario recuperare e valorizzare tutti gli elementi di identità storica e culturale lasciando da parte una mentalità speculativa che ha predominato per lungo tempo a danno del territorio che è patrimonio collettivo ed unica risorsa in grado di rilanciare la città.
Spero quindi che questa ricorrenza non si concluda solo come occasione celebrativa con la necessaria retorica, ma che possa essere una vera occasione di riflessione in merito al futuro di questa città che richiede un profondo cambiamento dei principi di governo.
Alessandro Casano
Gruppo La Svolta