L’autrice Carla Bollini sabato 26 ottobre a Villa Luca a Coldirodi

Al temine della conferenza, sarà offerto un rinfresco nei giardini antistanti la villa.
Pubblicato lo scorso maggio, il volume è la seconda esperienza editoriale dell’autrice, che ha voluto dedicarlo alla cittadina dell’Alta Val Tanaro
Nei mesi di settembre ed ottobre Villa Luca di Coldirodi è stata teatro di numerosi appuntamenti culturali che hanno riscosso molto successo da parte del pubblico, tra cui la Mostra di arte contemporanea “Bonjour Sanremo” di Cristiana Fioretti, che si è conclusa la settimana scorsa.
Sabato 26 ottobre alle ore 16 nella Sala conferenze del Museo di Coldirodi, si segnala un nuovo appuntamento: la presentazione del libro “Il cuore a Ormea” di Carla Bollini.
Al temine della conferenza, sarà offerto un rinfresco nei giardini antistanti la villa.
Pubblicato lo scorso maggio, il volume è la seconda esperienza editoriale dell’autrice, che ha voluto dedicarlo alla cittadina dell’Alta Val Tanaro. Nel volume vi sono anche molti riferimenti alla Liguria e a Sanremo, dove spesso l’autrice trascorre periodi di vacanza.
Ormea, dove suo padre è nato ed ha trascorso l’infanzia, è un luogo della memoria. Racconti piccoli, quasi cronache quotidiane, che disegnano una vera geografia del cuore, fatta di personaggi, paesaggi, usanze, luoghi sperduti e affascinanti.
Ad accompagnare questo percorso di memoria dentro la ‘Città del Cuore’ è il padre dell’autrice, da anni scomparso. La figura paterna, con tutti i legami che porta con sé, ci introduce in un mondo reale che, nella dimensione del racconto, assume un colore antico e fiabesco, dove si alternano ricordi, emozioni e stupore di sempre nuove conoscenze.
Carla Bollini è nata e vive in provincia di Como. Uno dei suoi tanti interessi è quello di scoprire piccoli borghi, cogliere e assaporarne il fascino, e descriverli. Nutre da sempre un grande amore per gli animali e la natura.
Esercita la professione di anestesista. Scrivere è diventata per lei una passione, insieme a quella per i gatti, suoi compagni di vita, ai quali ha dedicato il suo primo libro “La gatta dagli occhi d’oro".