Il nostro lettore Pierluigi Casalino ricorda Italo Calvino a 90 anni dalla nascita

13 ottobre 2013 | 11:09
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Il nostro lettore Pierluigi Casalino ricorda Italo Calvino a 90 anni dalla nascita

“Uno scrittore che ha sempre evocato l’ansia di giovinezza dell’uomo e dell’artista, rifacendosi al mito del sogno americano. Non è un caso che la principale preoccupazione di questo genio dell’immaginazione non fosse la questione anagrafica”

Il 15 ottobre 2013 Italo Calvino, intellettuale sanremese indimenticabile, avrebbe compiuto 90 anni. Uno scrittore che ha sempre evocato l’ansia di giovinezza dell’uomo e dell’artista, rifacendosi al mito del sogno americano. Non è un caso che la principale preoccupazione di questo genio dell’immaginazione non fosse la questione anagrafica, ma soprattutto conservare la giovinezza della mente e della creatività. A Calvino importava se mai trasmettere esperienza, anzi esperienze. Il vero segreto per invecchiare giovani era per Calvino imparare a memoria poesie, tante poesie, in particolare quelle che richiedono uno sforzo maggiore, diffidando sempre della facilità. Una lezione questa che Calvino ci ha lasciato, tanto più valida in un momento così delicato della vita nazionale e, perché no, di quella della sua città d’origine, quella Sanremo, che nonostante il suo invecchiare, tenta di restare in vita e di voler sognare, di volere stupire. Se spesso Sanremo ci appare una nobile decaduta, essa incarna, nel suo profondo lo spirito della lezione del suo figlio Calvino: cercare di fare le cose difficili, per sopravvivere, continuare ad immaginare un futuro da scrivere, rivivere se stessa e reinventarsi, secondo un programma che sembra proprio uscito dalla mente di Italo Calvino: "sapere che tutto quello che abbiamo può esserci tolto da un momento all’altro" può spingere Sanremo a riflettere sui tempi che l’attendono e di come interpretarli. Questo è il modo migliore per festeggiare lo scrittore scomparso.

Pierluigi Casalino