Il mito del Rallye di Sanremo raccontato da Pierluigi Casalino
“Un’impresa del nostro coraggio, un sogno che non tramonta, un evento da accogliere sempre con simpatia, un’occasione da rivivere con quel senso dell’avventura e quella dose di atteggiamento positivo che ci permette di guardare avanti”
Si aggiunga l’amarezza per il mancato ritorno a Sanremo della gara mondiale, frutto peraltro più dei riflessi negativi della congiuntura nazionale, che scoraggiano ogni benpensante dall’investire in questo Paese, scoraggiato com’è dalla piovra burocratica e dalla rigidità di un sistema che sfavorisce i movimenti e le iniziative di alto livello, sempre insidiate dalle imprevedibili mine vaganti di una vita pubblica che appare da lontano bizantina, contraddittoria e inconcludente. La vicenda tormentata dell’edizione 2013 del Rally è lo specchio di tale malessere, è la rappresentazione di quanto poco possano le singole genialità italiane di fronte al Moloch di una realtà pietrificata, irriformabile.
Ciò nondimeno il Rally di Sanremo resta un impresa del nostro coraggio, un sogno che non tramonta, un evento da accogliere sempre con simpatia, un’occasione da rivivere con quel senso dell’avventura e quella dose di atteggiamento positivo che ci permette di guardare avanti. Anche per questo il suo richiamo contribuisce a tenere accesa la speranza.
Pierluigi Casalino