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Il mito del Rallye di Sanremo raccontato da Pierluigi Casalino

5 ottobre 2013 | 12:56
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Il mito del Rallye di Sanremo raccontato da Pierluigi Casalino

“Un’impresa del nostro coraggio, un sogno che non tramonta, un evento da accogliere sempre con simpatia, un’occasione da rivivere con quel senso dell’avventura e quella dose di atteggiamento positivo che ci permette di guardare avanti”

Condita di agonismo, di gesta eroiche e spacconate, la leggenda spericolata del Rally di Sanremo riparte da dove era terminata. E così non poteva non essere, forse non doveva non essere. Gli sforzi titanici degli organizzatori, tra passione e crescente tentazione di rinuncia di fronte alle innegabili immense difficoltà che accompagnano da sempre e oggi più che mai la preparazione e lo svolgimento di una corsa che è parte ormai della storia di Sanremo, sono stati ancora una volta premiati. La volontà di tenere in piedi una manifestazione dal fascino inossidabile e dalla cifra tecnica rilevante, nonostante il declassamento da evento planetario,si scontra con gli inevitabili limiti posti dalle esigenze di budget.

Si aggiunga l’amarezza per il mancato ritorno a Sanremo della gara mondiale, frutto peraltro più dei riflessi negativi della congiuntura nazionale, che scoraggiano ogni benpensante dall’investire in questo Paese, scoraggiato com’è dalla piovra burocratica e dalla rigidità di un sistema che sfavorisce i movimenti e le iniziative di alto livello, sempre insidiate dalle imprevedibili mine vaganti di una vita pubblica che appare da lontano bizantina, contraddittoria e inconcludente. La vicenda tormentata dell’edizione 2013 del Rally è lo specchio di tale malessere, è la rappresentazione di quanto poco possano le singole genialità italiane di fronte al Moloch di una realtà pietrificata, irriformabile.

Ciò nondimeno il Rally di Sanremo resta un impresa del nostro coraggio, un sogno che non tramonta, un evento da accogliere sempre con simpatia, un’occasione da rivivere con quel senso dell’avventura e quella dose di atteggiamento positivo che ci permette di guardare avanti. Anche per questo il suo richiamo contribuisce a tenere accesa la speranza.

Pierluigi Casalino