Il 20 ottobre a Ventimiglia l’incontro “Orti di Pace. Agricoltura Didattica, Sociale, Contadina”

L’incontro si terrà presso la sede di Ortinsieme a San Secondo in Ventimiglia (vicino alla chiesa omonima)
Con gli interventi di:
· Debora Roncari, docente
· Gianni Cappelletti, psicologo
· Roberto Pisani, Associazione di solidarietà per la campagna
italiana – ASCI
Introduce: Giuseppe Famà (Ass. XXV Aprile). Coordina: Giorgio Caniglia (Ass. Ortinsieme).
L’incontro si terrà presso la sede di Ortinsieme a San Secondo in Ventimiglia (vicino alla chiesa omonima).
Ritrovo davanti al piazzale della chiesa di San Secondo alle 15,45.
“Orti di Pace” è uno degli eventi di OTTOBRE DI PACE 2013 che ha per tema:
“Alimentiamoci in pace – La pace è anche ciò che mangiamo”.
Il nostro Cibo è schiavo dell’AGRI-BUSINESS: colture intensive, fertilizzanti chimici, OGM, semi privatizzati. Ma sta nascendo tra i cittadini e i coltivatori una nuova consapevolezza: la necessità di recuperare un rapporto diretto con l’agricoltura e i suoi
prodotti, con la conoscenza diretta dei produttori, acquistando solo prodotti coltivati naturalmente, cominciando a coltivare direttamente un orto. Lo dimostra il diffondersi di esperienze come quelle dei Gruppi di acquisto solidale e degli Orti collettivi.
Questa consapevolezza ci porta a capire anche il valore educativo e sociale del coltivare il nostro cibo: riappropriarsi di abilità manuali, conoscere la natura e i suoi processi, prendersi cura delle piante traendone anche un vantaggio economico ma in una dimensione di rispetto; ripensare il lavoro comunitario, dove si recuperano anche le esperienze dei più anziani in una produttiva interazione tra l�attuale e il tradizionale.
Per questo, nell’incontro si toccheranno temi di importante attualità come: sviluppare una nuova agricoltura contadina, su piccola scala, basata sull’autoproduzione e la vendita in eccedenza sul mercato locale; realizzare diverse modalità di certificazione di prodotti realmente biologici; fondare una didattica del "coltivare per coltivarci" che rompa le barriere tra scuola dei ragazzi e scuola di vita; far fronte alla crisi con il recupero di un rapporto diretto con la terra come occasione di riscatto sociale per la moltitudine degli esclusi.
La partecipazione è libera e gratuita