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I maltrattamenti alla casa di riposo Borea: il processo inizia con 13 costituzioni di parte civile

11 ottobre 2013 | 11:39
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I maltrattamenti alla casa di riposo Borea: il processo inizia con 13 costituzioni di parte civile
I maltrattamenti alla casa di riposo Borea: il processo inizia con 13 costituzioni di parte civile
I maltrattamenti alla casa di riposo Borea: il processo inizia con 13 costituzioni di parte civile

Si sono costituite anche le famiglie di 10 degenti. L’udienza è stata, quindi, aggiornata, al prossimo 30 gennaio, quando verranno presentate le richieste di rito alternativo. Si preannuncia una lunga serie di patteggiamenti

Si è aperta, stamani, davanti al gup Laura Russo, di Sanremo, con 13 costituzioni di parte civile, l’udienza preliminare relativa all’inchiesta sui maltrattamenti ai degenti della Casa di riposo Borea, di Sanremo, culminata il 18 gennaio del 2012 con un blitz della Guardia di Finanza, che porto’ in carcere 7 persone tutte accusate, in concorso, di maltrattamenti continuati e aggravati nei confronti dei pazienti del ricovero.

A costituirsi sono stati, oltre all’Asl 1 Imperiese e alla Fondazione Borea (che gestisce l’omonima casa di riposo), anche il Tribunale dei Diritti del Malato e le famiglie di 10 degenti (assistiti dall’avvocato Marzia Ballestra): 6 dei quali sono deceduti; 2 sono ancora in vita ma incapaci di intendere e di volere e altri 2 sono in vita e capaci di intendere e di volere. Otto, in totale, gli imputati. Nei guai ci sono, oggi: Ihor Telpov, 51 anni, ucraino di origine, ma abitante a Taggia; Assunta Mecca, 53 anni, nata ad Avigliano (Potenza), ma residente a Taggia; Daniele Antonio Raschellà, 48 anni, nato a Ougree (Belgio), residente a Sanremo e Silvano Fagian, 54 anni, nato a Torino e residente a Taggia. E poi: gli infermieri: Elzbieta Ribakowska, 52 anni, polacca di origine, residente a Sanremo; Cristina Ciobanu, 38 anni, nata a Mischii, in Romania, ma abitante a Sanremo e il presidente della Casa di Riposo, Rosalba Nasi, 60 anni, originaria di Mondovì ma abitante a Sanremo.

C’è, poi, Antonio Arias Ponce, 33 anni, l’operatore socio assistenziale di origine peruviana arrestato dalla Guardia di Finanza, il 16 febbraio 2012, con l’accusa di violenza sessuale, per aver abusato di alcuni anziani degenti della casa di riposo Borea. Secondo l’accusa, il giovane immigrato avrebbe approfittato di alcuni anziani, uomini ultrasettantenni, impossibilitati a negarsi alle sue avance.

Le indagini, coordinate dal pm Maria Paola Marrali, grazie a una serie di telecamere nascoste, hanno permesso di ricostruire una serie di violenze nei confronti degli anziani degenti che venivano picchiati, ingiuriati ed a volte, pare, anche derubati. Nel mirino della magistratura ci sono anche alcune morti sospette.

Parliamo di degenti per i quali si vuole capire, se all’origine del decesso possano aver contribuito anche eventuali maltrattamenti oppure la somministrazione di terapie errate. L’udienza è stata, quindi, aggiornata, al prossimo 30 gennaio, quando verranno presentate le richieste di rito alternativo. Si preannuncia una lunga serie di patteggiamenti.

Presenti all’appello solo 2 degli imputati: Ponce e Fagian