Ex dipendente della Croce Rossa di Diano Marina vince la causa ma perde il posto di lavoro

Lunga guerra a colpi di carte bollate. La Croce Rossa pagherà 10 mensilità di stipendio a Cortara (circa 15.500 euro), ma quest’ultimo si impegnerà a non chiamare più in causa l’ente del pubblico soccorso.
Vince la causa, ma perde il posto di lavoro. E’ terminata così la lunga guerra a colpi di carte bollate tra la Croce Rossa e l’ex dipendente Domenico Cortara, licenziato, nel maggio del 2012, ufficialmente per “incompatibilità ambientale”, ma in realtà per una serie di screzi e contenziosi con l’ente e con i colleghi, ventotto dei quali hanno firmato la “sfiducia” nei suoi confronti.
Nei giorni scorsi, il giudice del Lavoro, Enrica Drago, di Imperia, dopo l’avvenuta concertazione tra le parti, ha emesso il verdetto: la Croce Rossa pagherà 10 mensilità di stipendio a Cortara (circa 15.500 euro), ma quest’ultimo si impegnerà a non chiamare più in causa l’ente del pubblico soccorso.
“Certo – afferma Cortara – non farò più causa alla Croce Rossa, ma alle singole persone, sì”. Cortara, infatti, ha già dichiarato di voler citare per falso i ventotto colleghi che hanno deposto a suo sfavore, dicendo che li minacciava e provocandone la incompatibilità ambientale. La vicenda di Cortara, parliamo solo dell’ultimo episodio, risale al 24 gennaio del 2012, quando nella sede della Croce Rossa soccorre un’anziana in preda a un’emorragia. La donna si era recata al piano superiore della sede Cri, dove sorge un ambulatorio dell’Asl.
“L’ho presa a braccetto e portata su un’ambulanza. Nel frattempo ho avvisato il 118 della paziente e con un mio collega, l’ho portata all’ospedale”. Secondo la Croce Rossa, tuttavia, Cortara non avrebbe potuto soccorrere la donna: “in base alla 626, dicevano che non potevo sollevare più di quindici chili. Ma io non ho alzato quella signora, l’ho soltanto presa sotto braccio” e non avrebbe avvisato il 118: “falso, ho chiamato la centrale”. Da lì, un’altra lettera di contestazione ha cui ha fatto seguito il licenziamento.