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Domenica 13 ottobre le solennità di San Romolo

7 ottobre 2013 | 13:04
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Domenica 13 ottobre le solennità di San Romolo

Concattedrale Basilica di San Siro alle 10.30
Solenne Pontificale celebrato da S. E. Mons. Alberto Maria Careggio, con l’assistenza dei canonici del Capitolo di San Siro e dei parroci della città

Si è appena celebrata, domenica scorsa 6 ottobre, la Solennità della Madonna del S. Rosario, proclamata nel 1731 compatrona, insieme a San Romolo (e all’Assunta) della città di San Remo per aver difeso la città da un epidemia di peste.

Tra qualche giorno, il 13 ottobre, si celebrerà un’altra festa: quella per il patrono "principale", da cui la città di Sanremo prende nome: San Romolo.

Romolo nacque nel IV secolo a Villa Matuzia  -antico nome romano della città- divenne nel V secolo Vescovo di Genova da cui però tornò nella sua terrà d’origine per aiutare i propri concittadini a difendersi dalle feroci incursioni e dagli attacchi dei Saraceni. Confortò coi sacramenti e l’assisenza spirituale la popolazione, organizzò le difese della piccola città, amministrò la giustizia
quando gliene veniva fatta richiesta, sostenne i poveri saccheggiati dai pirati, e invitò la popolazione a ritirarsi sulle pendici di monte Bignone (con animali e pochi beni della città) durante le crudeli devastazioni che i Saraceni infliggevano ai villaggi lungo la costa.

Questa fervida attività valse al Vescovo Romolo il titolo di "Defensor Civitatis" (che viene, sotto questa invocazione, rappresentato infatti coi paramenti pontificali ma con la spada in mano e lo stemma di San Remo vicino).

Il Vescovo Romolo mori -secondo alcune fonti il giorno 13 ottobre, nel V sec.- proprio in una grotta presso una località sul monte alle spalle della città (à bauma, battezzata poi "San Romolo"), che divenne presto meta di pellegrinaggi.

Il corpo venne poi posto sotto l’altare della antichissima chiesa della città, in località "il piano" (in quella che, attualmente, è la cripta del Battistero di San Giovanni, vicino alla Basilica di San Siro).
La popolazione di Villa Matutia ha da quel momento invocato sempre l’intercessione di Romolo, morto in odore di santità, in occasioni di pestilenze, calamità, attacchi saraceni e carestie, o anche problematiche e difficoltà minori, ottenendo prodigiose guardigioni e miracolose vittorie e assistenza celeste.

Nell’anno 930 le sacre spoglie di Romolo, ormai proclamato santo "per acclamazione popolare" furono traslate a Genova e custodite nella Cattedrale. A Sanremo viene custodita nella Collegiata di San Siro una reliquia, ed esposta alla venerazione deifedeli in un reliquiario d’oro, frutto di donazioni pie, e che raffigura il busto del Santo.

Nel 980, la popolazione volendo tributare un grande riconoscimento al proprio "vescovo Romolo, decise non solo di sceglierlo quale patrono celeste della città, così come era stato protettore in terra contro i Saracnei, ma di cambiare in suo  onore il nome della città (Villa Matutia) che da allora sarebbe stato "Civitas Sancti Romuli" (ovvero "città di San Romolo").

In dialetto ligure il nome veniva declinato nel più breve "San Romolo", pronunciato San Rœmu, che mutuò poi intorno al 1400 nella forma italianizata "San Remo", poi "Sanremo".

Un particolarità: quando si sentono le campane di San Siro suonare a festa per le varie ricorrenze religiose che scandiscono la nostra vita cittadina, ricordiamoci che tra le otto, una è dedicata anche a San Romolo, su cui è scritta una bella dedica che racchiude la storia di Sanremo e la sua devozione al santo:

"Sancto Romulo, qui civitati huic nomen et praesidium tribuitauxilium donat", che in italiano è: "a San Romolo, che dà il nome a questa città, leconcedeprotezione,e le presta aiuto".

Oltre ai festeggiamenti civili, che si terranno nel pomeriggio con l’assegnazione di riconoscimenti emeriti a cittadini benemeriti di Sanremo, si segnalano le celebrazioni religiose.

Domenica 13 ottobre 2013 – Solennità di San Romolo

Concattedrale Basilica di San Siro ore 10.30 
Solenne Pontificale celebrato da S. E. Mons. Alberto Maria Careggio, con l’assistenza dei canonici del Capitolo di San Siro e dei parroci della città. Durante la funzione sarà offerto il Cero Votivo da parte della Amministrazione Comunale e della Famija Sanremasca e sarà recitata dal Sindaco la preghiera di affidamento della città al Santo patrono.

Eseguirà i canti la cantoria Diocesana diretta dal Maestro Davide Tepasso

Santuario della Madonna della Costa

Ore 17.20 – Canto solenne dei Secondi Vespri in latino celebrati dal rettore mons. can. Vittorio Martelletti con il canto dell’antico Inno "Matuti dociles" dedicato aRomolo e cantato tradizionalmente ai Vespri del 13 ottobre fino al 1969

Ore 18 Santa Messa in latino c.d. "pro sancto Romulo", con canti "de angelis". I canti dei Vespri e della Messa saranno eseguiti dalla Corale di Verezzo, diretti dal Maestro Ivo Bottini.  All’organo il Prospero Russo