Cronache d’altri tempi. 1916. Il caso del sanremese Giacomo Amoretti, Regio console a Daressalam

15 ottobre 2013 | 12:05
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Cronache d’altri tempi. 1916. Il caso del sanremese Giacomo Amoretti, Regio console a Daressalam

Dopo un periodo di internamento da parte delle autorità germaniche della colonia dell’Africa Orientale, a seguito degli eventi bellici in corso nel 1914, era stato liberato dalle truppe belghe-congolesi in occasione dell’occupazione della zona di Tabore

Con dispaccio urgente del 12 ottobre 1916, indirizzato alla Regia Sottoprefettura di Sanremo, il Ministero degli Esteri informava che il Regio Console di 2a classe, Giacomo Amoretti, sanremese, dopo un periodo di internamento insieme ad altri italiani da parte delle autorità germaniche della colonia dell’Africa Orientale, a seguito degli eventi bellici in corso della grande guerra europea iniziata nel 1914, era stato liberato dalle truppe belghe-congolesi in occasione dell’occupazione della zona di Tabore, sita in quei territori. L’Amoretti, che era stato trovato in buona salute, era in viaggio di trasferimento a Kisumu, dove il reggente del Regio Consolato di Mombasa si stava recando per provvedere all’opportuna assistenza, dopo la prigionia. Finiva così l’odissea del diplomatico, ma anche la lunga attesa dei famigliari, che, nella persona del Signor Domenico Amoretti, residente in Sanremo, in Via Vittorio Emanuele, n.21, e titolare dell’omonima ditta, si erano rivolti alle Autorità italiane, proprio attraverso la locale Sottoprefettura, per conoscere il destino del  loro congiunto scomparso. Questo fu il caso di Giacomo Amoretti da Sanremo, che come altri figli di questa città furono protagonisti di vicende analoghe durante il primo conflitto mondiale. Gli Amoretti manifestarono, anche pubblicamente, tutta la loro riconoscenza alla Sottoprefettura per la sensibilità dimostrata nella circostanza.

Pierluigi Casalino