Consiglio comunale a Sanremo, proroga di 12 mesi alla Aimeri, la Commissione speciale si dimette

16 ottobre 2013 | 11:00
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Consiglio comunale a Sanremo, proroga di 12 mesi alla Aimeri, la Commissione speciale si dimette

Il presidente della Commissione ha motivato le dimissioni con la decadenza dei presupposti,ricordando che la relazione della commissione del 18 aprile conteneva tutti gli indirizzi necessari che non hanno ricevuto le risposte da parte degli uffici tecnici

La Aimeri Ambiente proseguirà nella gestione dei rifiuti del Comune di Sanremo per almeno 12 mesi oltre il 31 dicembre 2013, data di scadenza del contratto. La decisione è stata presa nel corso del consiglio comunale di ieri sera a Palazzo Bellevue, in cui è stato bocciato l’emendamento presentato dal consigliere di opposizione Daniela Cassini che chiedeva, oltre alla predisposizione da parte del Conai di una progettazione innovativa sul sistema rifiuti, una proroga alla Aimeri Ambiente di 6 mesi al massimo: la delibera del consiglio prevede poi tre opzioni realizzabili alla scadenza della proroga una nuova gara, la costituzione di azienda speciale creata ad hoc, oppure l’affidamento “in house”; nel caso di Sanremo, l’Amaie.

La gestione Aimeri, contraddistinta da problematiche che hanno riguardato sia aspetti tecnici sia ritardi nella retribuzione dei dipendenti e monitorata in questi mesi dalla Commissione Speciale creata a novembre 2012 è stata negli ultimi mesi motivo di contrasti tra la Commissione stessa e l’Amministrazione, sfociati nella richiesta delle dimissioni dell’assessore all’Ambiente Antonio Fera da parte della Commissione.
La Commissione Aimeri ha quindi presentato le proprie dimissioni per voce del presidente Mario Luigi Ballestra, che le ha motivate con la decadenza dei presupposti, ricordando la relazione presentata nel consiglio comunale dello scorso 18 aprile che conteneva tutti gli indirizzi necessari – peraltro votati all’unanimità dal consiglio – al miglioramento del lavoro della società Aimeri Ambiente e sottolineando l’inerzia degli uffici tecnici del Comune di fronte alle proposte avanzate dalla commissione.

Il consigliere Moroni ha quindi criticato l’operato degli uffici preposti a fornire risposte sulla fattibilità tecnica, lamentando ritardi e scarsa collaborazione: “Se gli uffici non sono in grado di fornire risposte – ha commentato ironicamente – perché dovremmo gratificare i tecnici con premi di produzione a fine anno se non hanno raggiunto i risultati?”.

“Le dimissioni chieste all’assessore Fera erano comunque una provocazione – ha dichiarato un altro membro della commissione AImeri, il consigliere Alessandro Sindoni – un modo per sottolineare quella che noi riteniamo essere noncuranza da parte dell’assessore sulla mancanza di risposte tecniche a tutte le proposte presentate dalla commissione”.

L’assessore Antonio Fera, in merito alla richiesta delle sue dimissioni, ha affermato: “Le mie dimissioni possono essere decise dal sindaco, dal sottoscritto e dalla volontà popolare. Non ho nulla contro la commissione, che ha fatto un lavoro egregio, ma su un binario diverso, un lavoro di controllo, sicuramente evidenziando lacune e mancanze oggettive da parte della Aimeri, ma l’intento non era un’inchiesta sull’Aimeri, semmai un lavoro su un nuovo appalto, un appalto diverso, futuro e futuribile, che potesse partire dal 60% di raccolta differenziata”.