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Bossi a Diano Marina, considerazioni di Rifondazione Comunista

5 ottobre 2013 | 19:08
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Bossi a Diano Marina, considerazioni di Rifondazione Comunista

“Lungo sarebbe l’elenco di comizi e discorsi pronunciati dal Sindaco Chiappori e da altri “gerarchi” leghisti, che contengono parole tese all’odio razziale su base etnica, e sentimenti xenofobi, anticostituzionali, sessisti ed eversivi”

“Gli unici che sapevano come trattare gli indiani erano le truppe della regina Vittoria: a cannonate e frustate” — “… ogni minuto un indiano a mare…”
G. Chiappori – sindaco leghista di Diano Marina.

“L’immigrato non è mio fratello, ha un colore della pelle diverso. Peccato che il forno crematorio del cimitero di Santa Bona per loro non sia ancora pronto “
(Stiffoni – ex senatore leghista).

“… usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne 10 per ogni torto fatto a un nostro cittadino” Bettio – ex consigliere leghista.

”L’import e l’immigrazione sono 2 facce dello stesso problema -dice Bossi- così bisogna quotare sia gli immigrati in entrata , sia le merci…” — “Io voglio ordine!  Disciplina! Io ho rifatto il Vangelo secondo Gentilini: è Gentilini che vi vede in cabina, che vi guarda! Non voglio traditori! Il Vangelo dice di dare ai poveri ciò  che avanza… invece diciamo prima a noi e poi agli altri”

Gentilini – ex sindaco leghista di Treviso.

Lungo sarebbe l’elenco di comizi e discorsi pronunciati dal Sindaco Chiappori e da altri “gerarchi” leghisti, che contengono parole tese all’odio razziale su base  etnica, e sentimenti xenofobi, anticostituzionali, sessisti ed eversivi. Contenuti che ben poco hanno a che fare coi valori cristiani dell’accoglienza, della solidarietà, della fratellanza.
Pertanto ci lascia molto perplessi la scelta del parroco di Diano Marina di ospitare il “vate” Bossi presso la Sala “Don Piana” delle Opere Parrocchiali. Il rispetto del pluralismo di idee deve essere garantito, purché rigorosamente entro i limiti dei dettami della Carta Costituzionale, da luoghi pubblici (sala  comunale, sala biblioteca, ecc.) ma non necessariamente da luoghi, come la Sala Don Piana, rappresentativi di valori che ben poco si riconoscono negli slogan di  matrice “padana”.
Si auspica dunque, visto che i giochi sono fatti, che tale consesso mantenga almeno un profilo dignitoso e rigorosamente istituzionale .

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
SEGRETERIA PROVINCIALE