Anziano investito da un camion a S. Stefano, abbreviato secco per l’autotrasportatore Lionello Iride
Il pm ha chiesto per l’autotrasportatore la condanna a 6 mesi di carcere. La difesa ha citato una perizia della Procura che definisce il comportamento del pedone come “turbativa repentina tale da escludere ogni manovra di emergenza”
Nell’udienza di oggi il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 6 mesi di carcere sostenendo la responsabilità per colpa stradale, essendo stato rilevato che il mezzo procedeva oltre il limite di velocità.
L’avvocato difensore di Lionello, Francesco Panetta, ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito: la sentenza sarà emessa a novembre.
La difesa ha ritenuto di prendere in considerazione il teatro dell’incidente, una strada completamente sgombra, con un guard rail sulla destra che fa da cornice ad un marciapiede. La vittima, sottolinea l’avvocato Panetta, si è lanciata sulla sede stradale nonostante la visuale completamente aperta, una versione corroborata da una perizia della Procura che riconduce la responsabilità in capo al pedone, descrivendo comportamento di quest’ultimo come “turbativa repentina tale da escludere ogni manovra di emergenza dell’autoarticolato”.
I rilievi hanno inoltre evidenziato una frenata molto efficace del camion, che ha creato un impatto molto lieve con il pedone, che è deceduto per il contatto con il camion ma per i traumi dovuti alla successiva caduta
ANTEPRIMA RIVIERA24.IT DAL TRIBUNALE DI IMPERIA