Anni di episodi violenti in provincia di Imperia, il Pd chiede che Stato rafforzi la sua presenza

“Auspichiamo che lo Stato, dopo aver sciolto per infiltrazioni mafiose due comuni in una sola provincia, decida di rafforzare gli organici e le strutture delle forze dell’ordine. C’è bisogno di più uomini sul territorio, servono più investigatori”
Le notizie di questi giorni hanno fotografato una situazione di debolezza del nostro territorio rispetto alle attività delle organizzazioni criminali.
Il processo che si aprirà prossimamente presso il Tribunale di Imperia raffigura un sistema criminale che è riuscito a infiltrarsi sino al cuore del centro amministrativo pubblico, il Comune. Si sono delineate accuse pesantissime che se dovessero essere confermate lascerebbero un segno indelebile nella storia della città e una coltellata nella coscienza di tanti cittadini.
Le forze dell’ordine hanno scoperchiato un sistema consolidato di legami tra la criminalità e una parte del mondo politico, oltre a intrecci e condizionamenti con la pubblica amministrazione. Le contestazioni avanzate agli imputati restituiscono un panorama desolante. Una città con un tessuto sociale inquinato dove la democratica elezione degli organismi pubblici è stata in passato condizionata da voti sporchi e interessi criminali.
Ventimiglia in questi giorni ha reagito con un silenzio assordante, che da una parte esprime la voglia di girare pagina e cambiare aria, ma può anche significare la non totale comprensione di quanto accaduto.
Il Partito Democratico da diverso tempo esprime preoccupazione per anni di episodi violenti, di incendi anomali e per un cattivo odore provocato dalla presenza di organizzazioni mafiose in provincia. Attendiamo con fiducia l’esito del dibattimento processuale per avere una migliore visuale su cosa sia successo in questi anni.
Auspichiamo però che lo Stato, dopo aver sciolto per infiltrazioni mafiose due comuni in una sola provincia, decida di rafforzare gli organici e le strutture delle forze dell’ordine. C’è bisogno di più uomini sul territorio, servono più investigatori specializzati nella lotta alle mafie e maggiori fondi per garantire agli operatori di lavorare nelle migliori condizioni.
Davanti a un processo di tale portata è necessario proseguire la lotta e arrivare fino alla radice del problema. La guerra non è conclusa, cambia solo il fronte. L’attività della criminalità organizzata prosegue e proseguirà sino a quando non ci sarà l’opposizione compatta della stragrande maggioranza dei cittadini.