Aniep chiede incontro pubblico a Commissioni Mediche di verifica minorazioni

7 ottobre 2013 | 17:41
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Aniep chiede incontro pubblico a Commissioni Mediche di verifica minorazioni

Vengono sospese prestazioni a persone allettate, costrette in sedia a rotelle dalla nascita, oppure vengono negati i diritti previsti dalla Legge ai malati oncologici ed ai malati psichiatrici.

Oggi desideriamo offrire agli Amici Lettori una storiella, basata su centinaia di disavventure capitate veramente ai nostri Utenti in occasione degli accertamenti di invalidità presso le competenti Commissioni Mediche.

La storiella si intitola: “Pinocchio, falso invalido, e la Commissione di verifica”.

“Il povero Pinocchio impiccato dagli assassini ad un ramo della Quercia Grande, pareva più morto che vivo, più invalido che falso invalido.
È morto o vivo? È invalido o falso invalido?
La Fata prese in collo il povero burattino, e portatolo in una cameretta mandò subito a chiamare i medici più famosi del vicinato, quelli della Commissione Medica di verifica delle invalidità civili, quelli, insomma, che controllano i requisiti.
E i medici arrivarono subito, uno dopo l’altro: arrivò, cioè, il Presidente della Commissione, un Corvo, ed i Membri della Commissione stessa, una Civetta ed un Grillo Parlante.
Vorrei sapere da lor signori, disse la Fata rivolgendosi ai tre medici riuniti intorno al letto di Pinocchio, vorrei sapere da lor signori se questo disgraziato burattino sia invalido o falso invalido!
Inizia, a questo punto, la verifica.
Il Presidente, cioè il Corvo, facendosi avanti per primo, tastò il polso a Pinocchio: poi gli tastò il naso, poi il dito mignolo dei piedi, e quand’ebbe tastato bene, pronunziò solennemente queste parole: A mio credere il burattino è bell’è morto, e dunque è invalido: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo, e dunque potrebbe essere un falso invalido!
Mi dispiace, disse la Civetta, di dover contraddire il Presidente, mio illustre amico e collega: per me, invece, il burattino è sempre vivo, e dunque è un falso invalido, ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero, e dunque sarebbe un invalido!
E lei, non dice nulla? Domandò la Fata al Grillo Parlante.
Io dico – disse il Grillo Parlante sospettoso – che il medico prudente quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto. Del resto quel burattino lì non m’è fisionomia nuova: io lo conosco da un pezzo!
Pinocchio, che fino ad allora era stato immobile come un vero pezzo di legno, ebbe una specie di fremito convulso, che fece scuotere tutto il letto.
Questo è un indizio di colpa: pensò la Commissione di Verifica.
Quel burattino lì, seguitò a dire il Grillo Parlante, è una birba matricolata, è un monellaccio, uno svogliato, un vagabondo che sicuramente si finge invalido!
Pinocchio si nascose la faccia sotto i lenzuoli per la vergogna.
Proseguì il Grillo Parlante: quel burattino lì è un figliuolo disubbidiente, che farà morire di crepacuore il suo povere babbo! Dunque, non solo si finge invalido, ma è anche cattivo!
A questo punto, si sentì nella camera un suono soffocato di pianti e di singhiozzi. Figuratevi come rimasero tutti, allorchè sollevati un poco i lenzuoli, si accorsero che quello che piangeva e singhiozzava era Pinocchio.
Quando l’invalido piange, è segno che è in via di guarigione, disse solennemente il Corvo.
Mi duole di contraddire il mio illustre amico e collega, soggiunse la Civetta: per me, quando l’invalido piange è segno che gli dispiace di essere invalido, e dunque si deve pentire amaramente e deve restituire tutte le somme indebitamente percepite!”.

Gli Amici Lettori vorranno scusare questa nostra ironia, ma purtroppo le verifiche espletate dalle Commissioni Mediche in materia di invalidità civile stanno prendendo una piega incredibile: vengono sospese prestazioni a persone allettate, costrette in sedia a rotelle dalla nascita, oppure vengono negati i diritti previsti dalla Legge ai malati oncologici ed ai malati psichiatrici.
Abbiamo visto casi raccapriccianti passare sulle nostre scrivanie: sono stati negati i benefici di invalidità civile perfino a malati terminali!
Naturalmente, da tempo sarebbe nostro desiderio avere uno scambio di opinioni con i membri delle Commissioni Mediche incaricate di accertare le minorazioni civili: avremo l’occasione, qualora – a differenza di quanto accaduto in passato – i componenti di tali Commissioni accettino il nostro invito, di farlo in una Assemblea Pubblica che è nostra intenzione convocare, anche su altri argomenti di primario interesse per la Città e la Provincia, quanto prima a Sanremo.

Per il Comitato Direttivo
Il Legale Rappresentante
Isabella Podda