A Taggia il consigliere comunale Conio replica all’assessore Orengo

“Vengo ritratto come il Dottor Jekyll and Mister Hyde di Taggia, di sera Consigliere comunale, di giorno famigerato Architetto intento a compiere vessazioni e a minare l’altrimenti mirabolante bilancio comunale”
Nei giorni scorsi, l’Assessore Orengo ha ritenuto necessario interessarsi della mia persona e della mia attività professionale e politica; confesso di averne provato ammirazione; il ritratto che l’assessore fornisce di se, caritatevolmente impegnato nel donarsi alla collettività, é riuscito a commuovermi; malauguratamente io non ho ricevuto la medesima considerazione, e nel suo intervento, vengo ritratto come il Dottor Jekyll and Mister Hyde di Taggia, di sera Consigliere comunale, di giorno famigerato Architetto intento a compiere vessazioni e a minare l’altrimenti mirabolante bilancio comunale.
Alla commozione iniziale si é presto sostituita la mia perplessità; l’immagine caritatevole del novello Orengo di Nazareth infatti, mal si concilia nel prendere atto di quanto le sue affermazioni citate nell’articolo, siano superficiali e dimostrino scarsa conoscenza della cosa pubblica.
E’ prova infatti di incompetenza e superficialità, ignorare che la rateizzazione degli oneri é norma di legge dello Stato italiano, ampiamente utilizzata quindi anche nel Comune di Taggia. Dimostra incompetenza e irresponsabilità affidare le sorti del bilancio comunale a un intervento di un privato, che ad ogni battito di ciglia potrebbe tornare sui suoi passi. Dimostra a voler pensar bene, perlomeno scarsa memoria non ricordare da parte sua, che giusto un anno fa, egli e i suoi colleghi di giunta avevano concesso una medesima rateizzazione a un altro soggetto votandola all’unanimità (vedi delibera di giunta n. 321/2012).
L’ass. Orengo dimostra poi una visione per lo meno originale, immaginando che il florido bilancio 2013 dell’amministrazione Genduso, che per inciso ad oggi non ci é dato conoscere, possa essere danneggiato da imprenditori che in quest’epoca non semplice, decidono di investire sul nostro territorio.
Sono quindi giunto alla conclusione che l’assessore Orengo, essendo di casa negli splendidi locali del convento dei Domenicani, debba averne subito l’indubbio fascino; temo che in lui, oltre la vena caritatevole sia emerso però un certo spirito proprio dell’epoca della santa Inquisizione; infatti, pur ringraziandolo di così tanta considerazione, fatico a comprendere come il mio ruolo di Professionista e Consigliere comunale possa apparire ai suoi pii e severi occhi, meno opportuno rispetto ad altri Consiglieri a lui vicini, come ad esempio l’Assessore ai lavori pubblici, ruolo ricoperto da una valida e stimata collega che esercita la mia medesima professione, o da alcuni Consiglieri di maggioranza da me apprezzati, assai impegnati in attività edilizie. Come ben ricorda Orengo, durante il giorno io svolgo la mia professione nel pieno rispetto dell’etica professionale; ciò non vuol dire non tutelare gli interessi pubblici, vuol dire operare secondo legge e coscienza. Non fosse così, amministrare sarebbe esclusiva di medici, musicisti, liberi pensatori, temo di sapere con quali risultati……
In ultimo, apprendo che Orengo ha preso coscienza di essere assessore sia con delega alla cultura che al turismo; la cultura pare essere ben gestita e sinceramente glielo riconosco; ora, finalmente faccia qualcosa per il turismo.
Mario Conio
Consigliere Comunale