“A pasciun da cacia” al Teatro Ariston di Sanremo, in occasione dei festeggiamenti per il Patrono






Commedia dialettale in tre atti di G. Feydeau.
Adattamento di Anna Blangetti – Traduzione di Aldo Bottini
Come da tradizione anche questo anno la Compagnia Stabile Città di Sanremo porterà in scena al teatro Ariston la nuova divertente commedia "A pasciun da cacia", in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono.
Appuntamento a venerdi 11 ottobre alle ore 21. Ingresso libero.
Nella Sanremo degli anni ’20, in una casa borghese del centro, si intrecciano passioni più o meno lecite. Il marito ama… la caccia (soprattutto nell’entroterra…) e la moglie, dapprima ingenua e fedelissima, finirà per diventare a sua volta facile preda di un altro "cacciatore", peraltro purtroppo maldestro e sfortunato.
Il luogo della… caccia si rivelerà pieno di imprevisti, altri personaggi faranno capolino a complicare la vicenda, finché, in un carosello di equivoci e situazioni paradossali, non si arriverà al meritato lieto fine.
Tratta da "Il signore va a caccia" ("Monsieur chasse") del grande commediografo francese Georges Feydeau (1862-1921), la commedia è un vaudeville spassosissimo, un sapiente intreccio di sorprese ed incontri inaspettati tra personaggi che non vorrebbero incrociarsi, un meccanismo dal ritmo serrato che non lascia scampo, per la velocità dei cambi, delle entrate e delle uscite sulla scena, in un crescendo di comicità.
Personaggi ed interpreti
Fransé Astraldi, u padrun de cà, caciaù – Carlo Busnelli
Anita Faraldi, sa mujé – Elena Odello
Steva Semeria, l’amigu meigu – Mario Saccoccia
Filipu Cassini, in amigu du Castè – Sandro Donzella
Zerman Astraldi, u nevu – Sergio Giovannini
Ruseta, a camereira – Serena Busnelli
Adelina Bobone, a "scignurina" – Lorena Moraldo
Brigida Torre del Porro di Buggio, a padruna de l? ?albergu? ? Irene Mattioli
Lo Cervo, u cumissariu da pulissia ? Marco Pesce
suggeritrice Giovanna Negri
scenotecnico Agostino Siccardi
tecnico audio e luci Stefano di Luca
scenografie Anna Blangetti
costumi Carina Navone
regia di Anna Blangetti