A Cervo presentazione volume “Gioacchino Assereto e i pittori della sua scuola” di Tiziana Zennaro




L’autrice illustrerà, anche con proiezioni di immagini, i dipinti di questo straordinario pittore genovese. Considerato “saturno”, stravagante e bizzarro dal biografo Raffaele Soprani, Gioacchino Assereto (1600-1650) fu uno degli artisti più interessanti
Oggi alle ore 16.30 a Palazzo Viale la storica dell’arte Tiziana Zennaro presenterà la sua pregevole monografia dal titolo "Gioacchino Assereto e i pittori della sua scuola". L’ evento è organizzato dall’Associazione Culturale "Cumpagnia du Servu" con il patrocinio del Comune di Cervo.
L’autrice illustrerà, anche con proiezioni di immagini, i dipinti di questo straordinario pittore genovese. Considerato “saturno”, stravagante e bizzarro dal biografo Raffaele Soprani, Gioacchino Assereto (1600-1650) fu uno degli artisti più interessanti del primo Seicento pittorico genovese e – secondo l’autorevole giudizio di Roberto Longhi – addirittura europeo. Un pittore ancora poco noto ai non ‘addetti ai lavori’, del quale questo studio monografico (2 volumi, 847 pagine, 157 tavole a colori) – il primo ad oggi pubblicato -, ricompone la personalità e l’opera. La Zennaro, esperta di pittura genovese, propone la ricostruzione del catalogo del maestro e degli allievi attivi nella sua bottega (ai quali è dedicato il II volume), su basi stilistiche, ma con attenzione anche alle fonti letterarie, artistiche e storiche.
Ne traccia un percorso evolutivo che parte da opere profondamente improntate ad una cultura tardo-manierista, con figure dalle forme allungate, avvitate e con l’impiego di colori vivaci, ad un progressivo aggiornamento sul gusto barocco, accolto nei suoi aspetti più vitali e meno decorativi. Presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private europee ed americane, le opere di Assereto sono visibili in particolare a Genova, ma anche nel Ponente ligure: la Fondazione Terruzzi (Villa Regina Margherita) conserva tre tele di grande qualità (esemplificative di tutto il percorso del pittore), mentre due opere giovanili sono a Taggia, nel convento dei Domenicani e nella Parrocchiale.