Striscione pro-marò strappato, l’intervento di Guido Ferraro (Presidente Anmi)

14 settembre 2013 | 14:32
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Striscione pro-marò strappato, l’intervento di Guido Ferraro (Presidente Anmi)

“Ridateci il nostro manifesto: rimettiamolo al suo posto ed una volta al suo posto il Consiglio Comunale deliberi se mantenerlo lì (o in zona altrettanto visibile ma meno raggiungibile), o rimuoverlo”

L’atto vandalico compiuto contro il manifesto affisso sulla facciata del Comune di Imperia ha scatenato una serie di polemiche tra alcuni rappresentanti della politica locale. Lungi da noi entrare in una polemica che non ci riguarda, di fatto trattasi di un evento esecrabile che sembra aver rinfocolato antichi rancori mai sopiti; una polemica, ripeto, in cui non vogliamo entrare.

Il fatto che i due Fucilieri di Marina, il Maresciallo Massimiliano Latorre e il Sergente Salvatore Girone siano tuttora “trattenuti” in India, sia pure in un regime di semilibertà, invece ci riguarda, riguarda noi Marinai ovviamente e tutti gli appartenenti alle Forze Armate, e riguarda tutti quegli Italiani che vanno al distributore a fare rifornimento o vanno al supermercato a far la spesa,
dimenticando, a volte, che la gran parte dei prodotti di uso quotidiano in Italia è appunto di uso quotidiano in forza di quella libertà di navigazione che i due nostri colleghi stavano tutelando. (detto per inciso noi vogliamo che i due Marinai rientrino in Italia per essere processati dalla Giustizia Italiana, come previsto sia dal Diritto Internazionale che dalle Leggi Italiane, non per farne due martiri o perché vengano strumentalizzati a fini politici).

Non possiamo però non rilevare come, con il passare del tempo, le notizie che stampa e televisione hanno fornito sull’argomento siano state sempre più scarne e didascaliche; abbiamo trepidato per le nausee di Kate Middleton puntualmente riferite dagli organi di informazione, abbiamo scommesso accanitamente sul sesso del nascituro coinvolti dai ridondanti servizi di inviati speciali a Londra, abbiamo gioito e festeggiato per la nascita dell’erede, ed ora stiamo in ansia per rigurgiti, mancati ruttini e cambio di pannolini: insomma per mesi siamo stati ammorbati da queste informazioni da “desperade housewives” (a proposito ma quanto sono costati tutti questi inviati speciali, cameramen, tecnici vari, ecc…?) mentre l’attenzione sui due Sottufficiali in attesa di un illeggittimo processo in India si stava affievolendo.

E allora ridateci il nostro manifesto: rimettiamolo al suo posto, da dove è stato eroicamente strappato nottetempo, ed una volta al suo posto il Consiglio Comunale deliberi se mantenerlo lì (o in zona altrettanto visibile ma meno raggiungibile), o rimuoverlo. Se rimarrà, come auspichiamo, ricorderà ai passanti che due Italiani da oltre un anno e mezzo stanno subendo una grave ingiustizia, se sarà rimosso, sarà per la esplicita volontà dell’organo competente liberamente eletto dai Cittadini di Imperia e non per le intemperanze di un povero sciocco (attribuirgli la dignità di idiota come ha scritto qualcuno mi sembra eccessivo).

Capitano di Vascello Guido Ferraro – Presidente Gruppo ANMI Imperia