Striscione pro-Marò strappato. Imperia Bene Comune: “Provocatorio considerarci istigatori del gesto”

12 settembre 2013 | 16:39
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Striscione pro-Marò strappato. Imperia Bene Comune: “Provocatorio considerarci istigatori del gesto”

Oltremodo intollerabile il discredito che viene gettato sul lavoro quotidiano del nostro gruppo. Provare a farci passare per un gruppettino ideologico interessato solo alla disposizione dei posti in aula e a uno striscione è un’operazione macchiettistica”

Leggiamo esterrefatti le dichiarazioni del Consigliere Comunale Diego Parodi riguardanti il taglio dello striscione in sostegno ai militari detenuti in India.
Nel suo delirante comunicato, gonfio di retorica, il Capogruppo del Laboratorio per Imperia (quello, per chi non lo conoscesse, che appena eletto si è messo a distribuire polizze assicurative sulla porta del Comune) accusa i Consiglieri di Imperia bene comune di essere gli istigatori dell’episodio di questa notte. Un’accusa provocatoria e non corrispondente al vero, nel pieno stile della cultura politica da cui proviene: colpire violentemente gli oppositori per fare confusione e sviare il dibattito.

Crediamo quindi sia doveroso fare chiarezza su alcuni aspetti. La richiesta di rimuovere lo striscione sui Maro’ fu fatta, su nostro invito, nell’ultima Conferenza Capigruppo prima della pausa estiva dal Capogruppo del Pd Montanari, che ci permettiamo di invitare a prendere posizione su queste sciagurate dichiarazioni. Vuole forse far credere, il Consigliere Parodi, che noi e il
Consigliere Montanari questa notte abbiamo istigato qualcuno affinché’ tagliasse lo striscione? Mistificare una legittima battaglia politica volta a chiarire l’opportunità di esporre la foto di due militari accusati di omicidio e rispetto ai quali i Governi italiano e indiano si stanno confrontando all’interno del quadro del diritto internazionale e’ un tentativo di operazione meschino che respingiamo al mittente.

Oltremodo intollerabile, poi, il discredito che viene gettato sul lavoro quotidiano del nostro gruppo. Provare a farci passare per un gruppettino ideologico interessato solo alla disposizione dei posti a sedere in aula e a uno striscione e’ un’operazione macchiettistica che viene annientata nei fatti dall’attività portata avanti con grande serietà da tutti i componenti della lista Imperia bene comune. Ne sono prova, tra l’altro, le numerose pratiche che assieme ad altri gruppi di minoranza abbiamo presentato al prossimo Consiglio, tra cui la discussione sul progetto dal Parasio al mare, il futuro del porto e la riduzione dello stipendio del
Presidente del Consiglio, persona a lui molto vicina.
Auspicheremmo una maggiore onesta’ intellettuale all’interno del dibattito cittadino e con la maggioranza consiliare. Le dichiarazione di Parodi sono invece intollerabili e chiediamo quindi che vengano stigmatizzate dal resto della maggioranza.

Mauro Servalli
Gian Franco Grosso
Imperia bene comune