Pressioni sul presidente del Consiglio comunale per la pratica? Lupi: “Nessuna intimidazione”

20 settembre 2013 | 13:13
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Pressioni sul presidente del Consiglio comunale per la pratica? Lupi: “Nessuna intimidazione”

“Alcuni consiglieri hanno espresso preoccupazione per aver percepito la lettera come una sorta di intimidazione piuttosto che di intimazione, cosa che non ho riscontrato, ho quindi inviato la mia risposta anche alla Procura della Repubblica”

“Non ho ravvisato alcuna intimidazione o pressione da parte dell’azienda proponente nello svolgimento della pratica inerente il piano di iniziativa privata che avrebbe dovuto realizzare la palazzina di via Lamarmora. Si è trattato di un procedimento con difficoltà oggettive, tutti gli enti coinvolti si sono presi il loro tempo, incluso il consiglio comunale, che ieri ha ritenuto di non approvare la pratica”.

Marco Lupi, presidente del consiglio comunale di Sanremo, ritorna sulla pratica urbanistica respinta – dopo un iter di 43 mesi – dal consiglio, ieri sera a Palazzo Bellevue, che prevedeva l’edificazione ad opera di un privato, l’impresa R.O.M.A. Costruzioni Srl , di una palazzina di tre piani, con parcheggi e giardino pubblico, in via Lamarmora, nella zona denominata C3, la cui discussione è stata più volte rinviata nel corso degli ultimi mesi per mancanza di numero legale, oltre a perplessità e riserve sollevate da alcuni consiglieri, a partire da Marco Damiano e Massimiliano Moroni, in merito al giusto bilanciamento tra interesse pubblico e interesse privato.

“Pochi giorni prima del consiglio comunale del 1° agosto, il penultimo in ordine di tempo mi è stato richiesto un incontro in cui, alla presenza dei consiglieri Moroni e Del Sole, ho accolto il presidente della commissione edilizia che accompagnava Marco Cena, il legale rappresentante dell’impresa R.O.M.A. Costruzioni Srl, soggetto proponente l’operazione urbanistica” – precisa Marco Lupi – “nel corso di questo incontro mi è stato chiesto se c’era la volontà di inserire nuovamente questa pratica nel consiglio comunale del 1° agosto, ho mostrato già inserito per ben tre volte: vorrei sottolineare come l’incontro di fine luglio sia stato sereno”.

Meno serenità sembra aver invece suscitato in alcuni consiglieri la lettera inviata il 13 settembre dallo Studio Legale Damonte, per conto della R.O.M.A. Costruzioni Srl, inviata al Comune di Sanremo, e per conoscenza alla Prefettura di Imperia, alla Corte dei Conti, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, al Dipartimento della Funzione Pubblica, in cui il suddetto Studio intimava, entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della lettera, a pronunciarsi sull’istanza di approvazione del Piano Particolareggiato di Iniziativa Privata presentato dalla società R.O.M.A. il 10 febbraio 2010, lettera a cui è seguita una risposta da parte del presidente Marco Lupi a tutti i destinatari inseriti nella prima missiva con l’aggiunta della Procura della Repubblica.

“Alla mia lettera di risposta reindirizzata a tutti gli enti che avevano ricevuto la lettera precedente ho aggiunto la procura della Repubblica” – spiega Marco Lupi – “in quanto, avendomi segnalato consiglieri una loro preoccupazione di aver percepito questa lettera quasi come una sorta di intimidazione piuttosto che di intimazione, cosa che personalmente non ho riscontrato, ho inviato la mia risposta anche alla Procura della Repubblica, portando a testimonianza i verbali del consiglio comunale”.

“Il mio voto contrario alla pratica” – conclude Marco Lupi – “è motivato dal fatto che in attesa di portare in consiglio il nuovo Puc è d’obbligo attendere cosa viene proposto in tutte le zone di Sanremo. Dato che mi sono trovato nell’obbligatorietà di dare una risposta entro 30 giorni ho preferito il no per evitare di creare i presupposti per costruire qualcosa in una zona che il futuro Puc potrebbe destinare ad altre realizzazioni”.