Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene

20 settembre 2013 | 06:49
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Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene
Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene
Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene
Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene
Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene
Palazzina in via Lamarmora: maggioranza boccia la pratica dell’assessore Dolzan, sindaco si astiene

“Se passa il messaggio che qualcuno possa fare azione di forza o intimidatoria questo significa andare indietro”, ha dichiarato il sindaco Zoccarato, in merito ad una lettera in cui l’impresa proponente sollecitava la chiusura della pratica

Il consiglio comunale di Sanremo ha respinto ieri con 7 voti contrari, 6 astenuti e 2 voti favorevoli la pratica urbanistica inerente l’edificazione – ad opera di un privato – di una palazzina, con parcheggi in via Lamarmora, nella zona C3, la cui discussione è stata più volte rinviata nel corso degli ultimi mesi per mancanza di numero legale, oltre a perplessità e riserve sollevate da alcuni consiglieri, a partire da Marco Damiano e Massimiliano Moroni, in merito al giusto bilanciamento tra interesse pubblico e interesse privato.

In apertura di discussione il presidente del consiglio comunale Marco Lupi ha relazionato in merito ad una lettera inviata al Comune di Sanremo, alla Prefettura e alla Corte dei Conti dai rappresentanti legali dell’impresa privata che aveva proposto la realizzazione lo stabile in via Lamarmora, in cui si faceva riferimento ai molti rinvii della pratica e se ne sollecitava la chiusura.

Massimiliano Moroni, primo consigliere a prendere la parola ha affermato: “Rimando al mittente lettere della proprietà che considero intimidatorie. Ho ricevuto mandato da una collettività i cui interessi devo rappresentare e i cui interessi sono per me prioritari. I cittadini che cosa ottengono? Quest’area è nata in origine come verde pubblico, ora c’è un privato che legittimamente fa il suo business, ma al consiglio è stato domandato di decidere. Da una parte sono raccolte oltre 100 firme e dall’altra parte il privato che minaccia di denunciarmi: invito ad accettare democraticamente le persone che sono state elette e per questo decideranno. Da parte mia non vedo un interesse pubblico in questo progetto”.

“Se semplicemente si tratta di dare una approvazione sulla bontà del progetto devo fidarmi dei tecnici, perché non faccio l’ingegnere, ma rivendico il mio diritto di esprimermi su altre valutazioni, una valutazione più ampia, sul piano regolatore, che manca” – ha sottolineato il consigliere Leandro Faraldi nel suo intervento – “Qui c’è un problema di pianificazione della città. A dicembre, quando ci sarà il Prg, vorrei sapere dove metteremo i servizi se consumiamo tutta la zona C3. La zona è edificabile a tutti gli effetti, non ha più vincoli di urbanizzazione, rivendico tuttavia il diritto di non votare pratiche di questo tipo perché non sono nelle condizioni di fare una valutazione seria”.

“Il quartiere San Martino, per chi lo vive e chi lo vede, è tra i più importanti della città, una zona iper-urbanizzata” – ha affermato il consigliere Daniela Cassini – “una urbanizzazione che risale agli anni 80 , quando si decise di fare una zona ad espansione edilizia popolare, che ha raccolto il grosso della città, una zona anche densamente popolata, che in più accoglie infrastrutture fruibili da tutta la città, come il transito dello sbocco dell’Aurelia Bis, che serve tutta la zona a Levante della città, ma è anche una zona che non ha visto investimenti adeguati in servizi. Ricordo vecchie discussioni su strutture collettive che dovevano trovare posto in quell’abitato, che potevano rivolgersi ad anziani, bambini, strutture di accoglienza, di svago, che non sono mai state fatte. Ora con questa proposta del soggetto privato viene cancellata. Le opere proposte non sono interessanti e adeguate per il quartiere, dov’è l’interesse pubblico? Non c’è un interesse pubblico adeguato, né per il quartiere né per la città”.

“Le mie perplessità in merito a questa pratica non sono tecniche” – ha puntualizzato il consigliere Marco Damiano – “ma sono politiche, vorrei sapere che indirizzo darà il Puc alla zona C3. L’articolo 84, comma 2 spiega che le zone assoggettate a servizi non decadono automaticamente, è una nostra scelta quindi far decadere quella zona servizi. Un’edificazione intelligente e ben distribuita mi trova d’accordo. Attenderei le indicazioni del Puc. Annuncio il mio voto che sarà negativo”.

Marco Lupi, nella veste di consigliere, ha dichiarato: “Su una cosa concordo con quanto è stato scritto dallo studio legale Damonte che ha inviato la lettera: sulla eccessiva lungaggine con cui ci si trova a discutere questa pratica nei vari passaggi, 42 mesi complessivi, e a questo punto mi pongo il problema del perché. Abbiamo uffici che nel bene o nel male sono uffici competenti, le persone giuste per giudicare, e se solo loro impiegano 33 mesi, esiste qualche problema in questa pratica, ma c’è anche commissione edilizia che di suo impiega 7 mesi per esaminare questa pratica. Questa sera sarei stato per prendere tempo, fino al nuovo Puc che dovrebbe arrivare a breve, ma essendo esortato ad esprimermi, voto no per non sbagliare”.

“Tecnicamente è una pratica corretta, però c’è stato errore di fondo: scrivere al sindaco e al presidente del consiglio comunale” – ha dichiarato il sindaco Maurizio Zoccarato – “se passa solo una volta il messaggio che qualcuno possa fare un’azione di forza o intimidatoria, che sia una semplice provocazione o una boutade, questo significa andare indietro e non avanti. Quindici giorni fa avrei votato in modo favorevole, dopo questa lettera mi astengo”.

Dettaglio dei voti

Maurizio Zoccarato – astenuto
Marco Lupi – contrario
Luca Lombardi – astenuto
Giuseppe Sbezzo Malfei – contrario
Enrico Trucco – astenuto
Elio Bossi – astenuto
Simone Baggioli – favorevole
Angelo Granieri – astenuto
Massimiliano Moroni – contrario
Marco Damiano – contrario
Mario Luigi Ballestra – favorevole
Nadia Zoccarato – astenuto
Nicolino Del Sole – contrario
Leandro Faraldi – contrario
Daniela Cassini – contrario