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Mauro Servalli (Imperia Bene Comune) su riduzione emolumento a Strescino: “Avrebbe dovuto astenersi”

18 settembre 2013 | 11:55
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Mauro Servalli (Imperia Bene Comune) su riduzione emolumento a Strescino: “Avrebbe dovuto astenersi”

“Strescino è arrivato a imporre politicamente alla sua maggioranza, nella totale incredulità del sottoscritto, la cifra esatta da lui desiderata, 1500 euro lordi al mese, decidendo di indossare le vesti di leader politico”

Il Consiglio Comunale di ieri è stato per molti versi sconcertante, con atteggiamenti anche gravi e allarmanti sui rapporti all’interno dell’aula. Nell’ordine del giorno preparato dal gruppo "Imperia Bene Comune" e presentato assieme al resto delle opposizioni chiedevamo un drastico taglio dell’emolumento del Presidente del Consiglio che, visto l’impegno e le responsabilità richiesti a ricopre quella carica e il ruolo di primus inter pares che questi ricopre all’interno del Consiglio Comunale, avevamo fissato simbolicamente a 500 euro mensili. Questo avrebbe comportato per il Comune un risparmio un risparmio di più di 20 mila euro annui sulla spesa corrente, da destinare a una delle tante emergenze sociali che affliggono la nostra città. Un gesto certamente non risolutivo ma fortemente simbolico di ascolto che la politica avrebbe dovuto dare ai cittadini che soffrono la crisi, magari a quei genitori a cui la Regione Liguria ha appena tagliato le sovvenzioni per i buoni pasto.

Quello andato in scena dopo la presentazione dell’ordine del giorno da parte del Consigliere Grosso è stato uno spettacolo veramente inatteso: a prendere la parola è stato direttamente il Presidente. Non, come ci si sarebbe aspettati da chi è parte in causa della discussione e da chi dovrebbe rappresentare l’intero Consiglio, per cedere il compito di presiedere la seduta al Vicepresidente e annunciare la sua astensione dalla discussione. Al contrario, il Presidente Strescino ha intrattenuto l’aula con un intervento nel merito, stuzzicando i Consiglieri del Pdl sugli emolumenti dei sui predecessori (di cui, per altro, lui era Sindaco) ed arrivando addirittura a proporre al Consiglio e ad imporre politicamente alla sua maggioranza, nella totale incredulità del sottoscritto, la cifra esatta da lui desiderata, 1500 euro lordi al mese. Decidendo di indossare le vesti del leader politico e con un’interpretazione forzata e inaccettabile dal suo ruolo, Paolo Strescino è venuto meno ai suoi obblighi di Presidente del Consiglio che impongono di agire con imparzialità ed equità e di garantire la difesa dei diritti e delle prerogative di noi Consiglieri.

Altrettanto incredibile il comportamento dell’intera maggioranza che, senza fiatare e con timore riverenziale, ha accolto l’imposizione di Strescino e, non avendo molti argomenti validi dalla propria parte, si è chiusa nel fortino trincerandosi dietro a vaghe accuse di demagogia, di essere provocatori, di fare interventi ad personam. Un’inconsistenza di argomenti palese su una proposta di assoluto buon senso. E’ ormai evidente che la maggioranza consiliare, dai socialisti al Pd, passando per la lista del Sindaco, sono politicamente nelle mani di Paolo Strescino, che esercita la sua golden share sull’intera coalizione e sull’Amministrazione. Buon per lui! Si ricordi, però, che nel mentre ha deciso di farsi eleggere a una Carica che impone un atteggiamento rigoroso che, francamente, non si è visto nelle prime sedute.
Faccio notare, in ultimo, che con il voto di ieri l’emolumento del Presidente del Consiglio continua ad essere, dopo tre mesi dal suo insediamento, di 2231 euro lordi al mese.

Mauro Servalli
Consigliere Comunale gruppo Imperia bene comune