L’Agenzia delle Dogane rispedisce al mittente il sarcasmo del Sindaco di Sanremo

15 settembre 2013 | 09:31
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L’Agenzia delle Dogane rispedisce al mittente il sarcasmo del Sindaco di Sanremo

La querelle è nata all’inizio del mese di Settembre quando il Sindaco della Città dei Fiori criticò violentemente l’operato della Dogana marittima

Lo scorso primo settembre in occasione della consegna agli artisti prescelti dei premi “ Festivalmare 2013” aveva con sommo sarcasmo definito il comportamento dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Imperia, Ufficio Territoriale di Sanremo, che avevano multato il Comune matuziano per aver occupato senza titolo alcuni spazi doganali come dettato forse dall’unico timore che in città potessero da un momento all’altro sbarcare nuovamente i saraceni ed aveva testualmente affermato: “Sostengono che il palco, quel manufatto provvisorio posto in Piazzale Vesco dal Comune e che forse era abusivo, ostruisce loro la vista nel caso in cui dovessero arrivare dei pirati in porto.
Se dipendesse da me li manderei a Monte Bignone. Da lassù avrebbero certamente una vista migliore".
Ora è l’Agenzia del Demanio a replicare piccata a tanto sarcasmo da parte di Maurizio Zoccarato, Sindaco uscente di Sanremo con buone possibilità di vedersi confermato nella carica alle elezioni comunali della prossima primavera.
“Vale la pena rammentare che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’ambito delle proprie prerogative istituzionali, esercita, a garanzia della piena osservanza della normativa comunitaria, attività di controllo, accertamento e verifica relativa alla circolazione delle merci e alla fiscalità interna connessa agli scambi internazionali, garantendo la regolarità dei traffici e la riscossione dei tributi” si puntualizza da Imperia dove l’agenzia delle Dogane, che dipende dalla Direzione della Liguria di Genova è retta dalla Signora Anna Maria Campanella, mentre l’Ufficio distaccato di Sanremo risponde al funzionario Biagina Rilievi.
I funzionari doganali dello Stato italiano ricordano che in base ad una legge del 1990 è vietato costruire qualsiasi manufatto sia provvisorio che permanente, ed anche di natura galleggiante, in prossimità della linea doganale senza l’autorizzazione dell’Agenzia del Demanio. Secondo tale l’ufficio, infatti, quel primo Settembre di quest’anno in occasione della manifestazione “Festivalmare”, il Comune di Sanremo ha fatto innalzare in Piazzale Vesco, di fronte alla Capitaneria di Porto, il palco dimenticandosi di chiedere il relativo permesso all’Agenzia delle Dogane di Imperia.
Di qua la contravvenzione che però è stata contestata dagli amministratori matuziani. Piazzale Vesco, cioè tutta la banchina di levante del vecchio porto comunale è considerata parte integrante del “circuito doganale” e, quindi, l’innalzamento del palco avrebbe limitato pregiudizievolmente l’operatività della sezione doganale di Sanremo.
Certamente oggi non siamo più nel diciannovesimo secolo del millennio trascorso quando a Sanremo decine e decine di bastimenti a vela imbarcavano barili d’olio, sbarcando grano e vino nel corso di quotidiane relazioni commerciali con tutte le Nazioni del Mediterraneo e del Mar Nero, a proposito si ricordi che anche Giuseppe Garibaldi “l’eroe dei due mondi” fu impiegato come marinaio in un trasporto di grano da Odessa.
Oggi il Porto comunale di Sanremo è da considerarsi quasi prettamente turistico, ma in questo campo a fare aggio è il contiguo scalo privato di Portosole, e peschereccio. Solamente in minima parte viene ancora usato come “Porto rifugio” per scali d’emergenza.
Le operazioni doganali sono quindi ridotte al minimo e forse abbisognano veramente di molto poco spazio, tanto che da più di settant’anni il grande edificio del Deposito Franco, oggi ospita un grande supermercato alimentare non svolge più alcuna delle funzioni per cui fu costruito.

Sergio Bagnoli