La rassegna canora si fa sempre più leggera, come la musica delle sue canzoni

29 settembre 2013 | 14:06
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La rassegna canora si fa sempre più leggera, come la musica delle sue canzoni

La nostra è una terra che ha bisogno di momenti creativi per tornare a crescere; perchè non ripartire da Sanremo

E così il rito del Festival, che è sembrato spesso condannato a ripiegarsi in una stanca liturgia secondo gli affrettati de profundis cantati da improvvisati profeti di sventure, si fa ogni volta più leggero.
Non è la prima volta che accade da quando la manifestazione canora è cominciata ed ha affrontato passaggi critici legati ai diversi contesti sociopolitici e storici.
Anche per il 2014 l’uso acrobatico dell’evento si rivela già un successo prima di prendere l’avvio. E per questo dobbiamo ringraziare lo stile scanzonato di Fazio e della sua scanzonata gang, Littizzetto in testa.
L’intento di Fazio è quello, quest’anno, di far coincidere le serate sanremesi con le celebrazioni dei 60 anni della TV italiana che con Sanremo si è coniugata con inevitabile intreccio creativo.
L’Italia vera è quella che sa improvvisare e l’occasione del Festival non fa che ricordarlo alle confuse coscienze di un Paese alla ricerca di sé stesso. Sanremo è l’esempio di quell’Italia che si ritrova nella sua particolare originalità.
La nostra è una terra che non ha bisogno di acciaierie, ma di momenti creativi per tornare a crescere. Il made in Italy come qualità e stile di vita ingolosisce tutto il mondo.
Perché non ripartire da Sanremo?

Pierluigi Casalino