L’ ex vice sindaco di Diano Marina commenta il continuo abbattimento di alberi

Che sia pubblico o privato poco importa, o meglio, non importa affatto a buona parte dei cittadini dianesi che significative aree verdi siano abbattute, vuoi per malattia, per incolumità pubblica o peggio, per lasciare spazio a edificazioni che spesso sfiorano l’abuso edilizio.
In questi anni abbiamo assistito con indifferenza, al taglio di alberi di alto fusto nel prolungamento di via Petrarca, con l’impegno, peraltro mai rispettato, di messa a dimora di nuove piantumazioni; alla eliminazione di pini secolari sia sulla passeggiata a mare sia nelle aree riservate a parco giochi perchè vetusti e malati, senza che sia stato programmato e conseguentemente attuato, da parte della amministrazione comunale, nuovi inserimenti arborei.
Tralasciamo volutamente gli scempi avvenuti sulle alture di Capo Berta e sulle colline dell’entroterra dianese, ostaggio da tempo di una edificazione selvaggia, oggetto di approfondite indagini da parte della magistratura.
A fronte di questi "disastri ambientali", perpetrati sistematicamente nel tempo, poche le voci di protesta levatesi a favore del verde cittadino.
Ora, un ulteriore "polmone verde", seppur privato, è in procinto di essere abbattuto. Si tratta di numerosi alberi secolari esistenti nel giardino di una prestigiosa e monumentale villa di via Colombo i cui proprietari pare abbiano ceduto parte del terreno ad una società che realizzerà una ventina di posti auto a raso. Il progetto è già stato presentato in Comune per l’approvazione.
Andando avanti di questo passo le aree verdi esistenti in città rimarranno soltanto sulle cartoline.
Dalle generazioni future, saremo accusati di aver "venduto", senza batter ciglio, la città in nome di un esasperato progresso involutivo, di certo dannoso per il golfo, che non merita un simile trattamento.
Un golfo che, non ha eguali.

Elio Novaro (ex vice-Sindaco di Diano Marina).