Intervista ai “Lost in Blues”

27 settembre 2013 | 13:00
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Intervista ai “Lost in Blues”

“Quest’anno ci siamo aperti a nuovi orizzonti geografici, spingendoci in luoghi più lontani del solito”, spiega il frontman della band Matteo Ercole, “E’ stata davvero un’esperienza gratificante, frutto di anni di gavetta”

In vista dell’imminente fine dell’impegnativa stagione estiva, i Lost  in Blues, band del Ponente ligure, hanno scelto di rilasciare un’intervista nella quale fare un sunto delle loro esperienze, in modo da  condividerle con quanti hanno avuto il piacere di ascoltarli live.

“Quest’anno ci siamo aperti a nuovi orizzonti geografici, spingendoci  in luoghi più lontani del solito”, spiega il frontman della band Matteo  Ercole, “E’ stata davvero un’esperienza gratificante, frutto di anni di  gavetta”. Anni che, da quanto si evince dai racconti dei componenti del  gruppo, non sono costati sacrificio: “Noi siamo amici e sopra ogni cosa  c’è la nostra amicizia. Vogliamo divertirci e far divertire chi viene  ai nostri concerti: questo è il nostro obiettivo”, affermano all’ unisono Ercole e Rellini, sassofonista. Gli unici sacrifici necessari  sono stati quelli economici, visto che la band ha deciso di dotarsi di  una strumentazione più adeguata alle sue esigenze e di acquistare un  furgoncino necessario per trasportarla: “Noi non ci appoggiamo a  nessuna agenzia; il manager del gruppo è Daniele Conio, trombettista,  che si occupa della gestione di contatti e calendario spettacoli. Siamo  un’autentica associazione senza scopo di lucro, e tutto quello che  viene dai nostri concerti è automaticamente reinvestito nella
strumentazione e il rimborso spese. Siamo supportati dall’associazione  “Voci e Note sotto le Stelle” di Borghetto, alla quale dobbiamo davvero  dire grazie”.

Oltre alle tappe a Bordighera, città dove la band venne  fondata nel 2005, e nelle città limitrofe, quest’anno i Lost in Blues
si sono esibiti a Vado Ligure, nel savonese, e a Torino. Nel capoluogo  piemontese, gli undici membri del gruppo sono stati raggiunti sul palco  per una jam session da Lorenzo Campani, cantante professionista di The  Voice Of Italy del team di Riccardo Cocciante per il quale ha  interpretato il ruolo di Quasimodo nel musical Notre Dame de Paris. La  band ha inoltre suonato con la tribute band ufficiale degli U2, Zen  Garden, abituata ad esibirsi in tutto il mondo. Collaborazioni  importanti, dunque, che potrebbero far perdere il senso della realtà a  molti, ma non ai Lost in Blues: “Non siamo musicisti professionisti, né
virtuosi degli strumenti che vogliono primeggiare sul palco: siamo  undici amici che portano avanti un progetto e amano esibirsi insieme,  per divertirsi e far divertire gli altri”, puntualizza Matteo Ercole.

Questo non sminuisce la loro bravura, essendo essi musicisti di ottimo  livello, ma spiega quella speciale alchimia che nasce spontanea durante  i concerti e che travolge letteralmente il pubblico.
Questo 2013 è  stato importante anche perché ci sono stati cambiamenti nella  formazione stessa del gruppo: sono infatti entrati a farne parte Mattia  Frezza, chitarrista, e Claudia Oliveri, corista; mentre Claudia Sasso  ha lasciato la band per dedicarsi ad una carriera da soprano. A fine  anno, inoltre, il batterista Luca Pizzuto lascerà a malincuore i Lost  in Blues per motivi di lavoro e, al suo posto, subentrerà Samuele  Crespi.
Una fucina di musicisti, quella che ha dato vita ai Lost in  Blues e continua ad alimentarne la fiamma: i componenti vecchi e nuovi, infatti, provengono da realtà locali davvero importantissime. Un  retaggio comune che, insieme alla passione, ha fatto sì che la band  decollasse sulla spinta di una buona preparazione. “Il percorso che ha  portato alla formazione dei Lost in Blues” – racconta Ercole – “ E’  stato possibile grazie alla Banda Musicale Borghetto San Nicolò Città  di Bordighera, alla banda del Liceo Aprosio di Ventimiglia, al coro  Voci e Note sotto le Stelle di Vallebona e all’ex band dei Blook:  queste quattro realtà musicali hanno gettato le basi della nostra  band”.

Questo il passato, dunque. Ma una formazione giovane ed  entusiasta guarda anche al domani: “Nel 2015 saranno 10 anni dei Lost  in Blues e abbiamo intenzione di organizzare una grande festa, in cui  saranno presenti i membri vecchi e attuali del gruppo. Inviteremo  tutti: organizzatori di eventi, autorità, gestori dei locali,  associazioni, amici… Tutti coloro che, credendo in noi, ci hanno
permesso di crescere come band”.

Incidere un disco? Questa non sembra  essere una priorità per la band. Non lo è, almeno, dal punto di vista  del marketing. Ma non è assolutamente escluso, anzi.  La piacevole  chiacchierata si è conclusa con i ringraziamenti di rito che vanno al
fonico Alessandro Raspaldo “Raspa”, al tecnico luci Marcello Bianchi  “il Mister”, a chi segue i Lost in Blues, alle “Lostine” e alle
famiglie dei musicisti. A tutti gli Enti, i Comuni, i gestori che hanno  dato alla band la possibilità di esibirsi; a Francesco Moraglia,  Roberto Ercole, Marco Zunino, Gianni Raspaldo e Sandro Suraci. Un  ringraziamento speciale va a Luca Pizzuto che, come anticipato, lascerà  la band, ma che per anni ha portato avanti con determinazione il suo
 uolo di batterista.

La band

Matteo Ercole:  voce solista

Valeria Coppa: voce
Serena Suraci: voce
Chiara Oliveri:  voce
Mattia Frezza: chitarra
Stefano Primerano: tastiere
Zeno Uras:  basso elettrico
Luca Pizzuto: batteria
Davide Rellini: sassofono tenore

Samuele Crespi: sassofono contralto
Stefano Bianchi: trombone
Daniele  Conio: tromba