Il Comitato cittadino per la Legalità di Diano Marina prende posizione sulla vicenda dell’Imu
I cittadini hanno la netta sensazione che la “Casta“ è immune da tutto; se un commerciante in un anno non rilascia scontrini fiscali con un’evasione minore di un’euro chiude l’azienda, mentre un politico che evade milioni viene santificato
La vicenda IMU a Diano Marina merita qualche riflessione.
Sul piano tecnico non ci sono giustificazioni: uno studio professionale paga molto di più rispetto ad una casa di civile abitazione, così come non ha alcuna valenza che il rapporto tra proprietario e locatario sia regolato da un contratto di comodato d’uso tra parenti stretti. Proprio in questi giorni la Commissione Finanze della Camera ha respinto la richiesta di un partito (Scelta civica) di esentare la fattispecie citata.
Ciò, è stato detto, comporterebbe per l’Erario una perdita di 37 milioni di euro.
In un simile caso, a parere di che scrive, l’unica attenuante potrebbe essere la buona fede, con la contestuale richiesta agli uffici competenti di ricalcolare l’imposta con le sanzioni di legge.
Al contrario, e qui sta l’amara riflessione, il Sindaco, esponente di un partito, che era nato come movimento di moralizzazione, di fronte alla denuncia si scatena con espressioni del tipo: “metodi mafiosi”, “qualcuno potrebbe farsi male e non siamo noi”.
Altrettanto incomprensibile appare il silenzio tombale dei partiti di opposizione.
Unica voce fuori del coro sinora è quella di un consigliere che si sente solo, quasi con un senso di colpa per avere censurato un collega di amministrazione.
I cittadini hanno ormai la netta sensazione che la “Casta“ sia immune da tutto. Facciamo un esempio: se un commerciante in un anno non rilascia quattro scontrini fiscali con un’imposta evasa minore di un’euro chiude l’azienda; un politico che evade milioni di imposte viene santificato.
Di questo passo dove andremo a finire!
Dr. Andrea Guglieri
Primo Bonifazio
Mimmo Bisso