Discarica di Bussana, la replica di Marco Lupi alla Idroedil

5 settembre 2013 | 19:01
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Discarica di Bussana, la replica di Marco Lupi alla Idroedil
Discarica di Bussana, la replica di Marco Lupi alla Idroedil
Discarica di Bussana, la replica di Marco Lupi alla Idroedil

“Quello che mi premeva evidenziare era che ci potevano essere alternative alla distruzione di una collina dove si vorrebbe realizzare il lotto 6. Ho l’onore di rappresentare il Consiglio Comunale di Sanremo, che si è detto contrario a tale opera”

Dopo 40 anni, la Idroedil interrompe il suo silenzio per attaccare me, io non posso far altro che ringraziare per questo grande onore che mi si è voluto riservare, (periodo tra l’altro, per me molto fecondo di tali avvenimenti) e sarebbe scortesia, da parte mia, non rispondere a tale importante gesto di attenzione.
Ho preso atto della lunghezza del vostro comunicato, ma evidentemente comprendo che dopo un silenzio durato 40 anni, sia anche giusto prendersi un po più di spazio. Mi perdonerete se io sarò leggermente più breve.
Non sono in grado di rispondere alle tante domande tecniche che il signor Ghilardi mi ha fatto circa il trasferimento dei rifiuti in Olanda o in Germania, ma spero che la Provincia, queste ed altre domande, le ponga a chi ha fatto pervenire tali offerte. Io mi sono semplicemente limitato ad alzare il telefono e chiamare gli enti che da tempo stanno utilizzando questo tipo di sistema ed hanno risolto i loro problemi di smaltimento dei rifiuti, anche in fasi estremamente delicate e di emergenza, come per esempio la città di Napoli o la Regione Lazio.
Quello che mi premeva evidenziare era solo che ci potevano essere alternative alla distruzione di una collina dove si vorrebbe realizzare il lotto 6. Ho l’onore e l’onere di rappresentare il Consiglio Comunale di Sanremo, che si è detto assolutamente contrario a tale opera, quindi, mio dovere è attivarmi per trovare soluzioni alternative che salvaguardino l’indirizzo dato dal Consiglio che Presiedo.
Ringrazio il signor Ghilardi, per aver giustamente sottolineato che la provincia si è attivata, per vedere se vi fossero alternative al lotto 6, solamente a seguito delle polemiche che ho sollevato io ed i vari comitati ambientalisti, ma ci aggiungerei anche i Consigli Comunali di Riva Ligure e Santo Stefano, nonchè la minoranza di Arma di Taggia. Infatti, è proprio merito nostro e di ciò, almeno io, ne vado molto fiero.
C’è stato però un fatto positivo dall’apertura delle 10 proposte alternative al lotto 6, infatti, dopo una assoluta e totale chiusura da parte della Provincia ad ogni diversa possibilità, (espresse con estrema veemenza ed aggiungerei anche qualche insulto, nel corso delle ultime riunioni dell’ATO), per la prima volta ho letto invece, di una disponibilità da parte dell’Ente a valutare con profonda attenzione la fattibilità delle diverse soluzioni pervenute.
Rilevo, per altro molto positivamente, la “nuova” possibilità, da parte del lotto 5, di accogliere 53.000 tonnellate di rifiuti, anzi, spero che la Provincia vada subito a controllare anche se ha piovuto nel lotto 4 -3- 2 e 1 che magari salta fuori un’ulteriore disponibilità di abbancamento per altre tonnellate e così abbiamo risolto il problema. Le ho rifatto questa battuta sulla pioggia perché ho saputo che le era piaciuta molto.
In realtà, se noi sommassimo, anche solo un paio delle alternative pervenute, per esempio proprio le 53.000 tonnellate del lotto 5, all’offerta della eco Savona di ulteriori 48.000 tonnellate per 4 anni, (cito queste due perché territorialmente più vicine) ecco, che avremmo trovato la soluzione dei nostri problemi senza dover distruggere una collina per costruire il lotto 6.
E’ evidente che la Provincia oggi ha però il dovere di stoppare la costruzione di questa discarica andando a favore di soluzioni meno impattanti, facendo subito un nuovo bando per lo smaltimento dei nostri rifiuti.
Nulla invece è stato detto, ne da me ne da altri, relativamente al Biodigestore che dovrebbe essere creato in zona Colli.
Come ho avuto modo di dire, nel corso delle incandescenti riunioni dell’Ato rifiuti, la discussione porta sempre alla possibilità di confrontare le idee e le proposte e la cosa è sempre positiva.
Mi pare infatti che lo sia stato anche in questa occasione, viste le numerose alternative che sono emerse.
Il pensiero finale che mi sono fatto in questi mesi in cui ho dovuto confrontarmi con il problema rifiuti, è che oggi, i Paesi del nord Europa, avanti a noi di 30 anni, hanno i loro termovalorizzatori in difficoltà, in quanto, con la differenziata spinta fatta nei loro Paesi, (ormai in alcuni casi oltre il 90%) , per poterli mantenere attivi hanno bisogno di noi Nord Africani che siamo ancora a fare i buchi nella terra per nascondere i rifiuti. Quindi, il futuro non passa neanche più dagli inceneritori, ormai anch’essi superati, ma attraverso una differenziata spinta che trasformi i rifiuti in una ricchezza per tutta la comunità e non solo per pochi intimi.
Sono comunque contento di questa discussione, perché anche la sua voce, che finalmente abbiamo udito dopo 40 anni, signor Ghilardi, a mio avviso è stata anch’essa un utile contributo al dibattito.
La saluto cordialmente.

Marco Lupi