Danneggiamento striscione pro-marò, interviene Angelo Dulbecco (Pdl)

13 settembre 2013 | 06:36
Share0
Danneggiamento striscione pro-marò, interviene Angelo Dulbecco (Pdl)

“Non è possibile tollerare atteggiamenti simili in un Paese dove ci si sdegna per avvenimenti di grande banalità e dove poi si registra magari disinteresse per fatti come questo”

Riguardo il danneggiamento dello striscione dei Marò in Comune ad Imperia ed alla vicenda riguardante il futuro dei due fucilieri italiani, interviene Angelo Dulbecco, ex consigliere comunale e coordinatore provinciale dei giovani Pdl

"Apprendo con sdegno quanto accaduto allo striscione simbolico dei due Marò posto all’entrata del Palazzo del Comune di Imperia. Striscione che proprio io ed i miei colleghi avevamo deciso di apporre a testimonianza della nostra vicinanza a due soldati, due nostri connazionali, tenuti in ostaggio da un paese straniero"

E’ quanto dichiarato da Angelo Dulbecco, ex consigliere comunale e coordinatore provinciale dei giovani del Pdl, in merito al danneggiamento dello striscione dei Marò in Comune ad Imperia ed alla vicenda riguardante il futuro dei due fucilieri italiani,

"Oltre alla condanna di quanto accaduto" – prosegue Dulbecco – "bisogna ribadire con forza che la vicenda generale dei nostri Marò non va assolutamente accantonata nè dimenticata, come troppo spesso è accaduto a fatti di grande importanza nel nostro Paese. Non possiamo e non dobbiamo permettere che si abbassi l’attenzione riguardo a quanto accaduto a due italiani che sono, da più di un anno e mezzo, in attesa di sapere quale sarà il loro futuro. Molti sono i punti oscuri in questa triste vicenda, ma è apparso fin da subito evidente nell’analisi di quanto accaduto che, oltre al codice sulle acque internazionali, a quello militare internazionale, a quello dell’Alleanza Atlantica e della lotta alla pirateria, l’India si e’ fatta (e si fa) beffe del fatto che i nostri due soldati Girone e Latorre sono stati sequestrati come Nuclei Militari di Protezione antipirateria (Nmp, Lg 130/2011), inseriti nei programmi Onu"

"Alla luce di tutto ciò, risulta oltre ogni limite odioso l’atteggiamento giustificatorio quando non addirittura compiaciuto di alcuni personaggi riguardo a quanto accaduto in generale ai nostri fucilieri ed anche allo striscione in questione" – ancora Angelo Dulbecco – "Non è più possibile tollerare atteggiamenti simili in un Paese dove ci si sdegna per avvenimenti di grande banalità e dove poi si registra magari disinteresse per fatti come questo. A livello locale, mi auguro che gli esponenti della maggioranza consiliare di centrosinistra evitino ulteriori battibecchi con i membri della sinistra estrema"

"Credo che sarebbe loro dovere condannare definitivamente quanto accaduto" – conclude Dulbecco – "ed impegnarsi poi per ripristinare la situazione precedente, apponendo nuovamente lo striscione all’entrata di Palazzo Civico. Trovando inoltre il tempo per approntare iniziative che possano contribuire ad abbattere il muro di silenzio che spesso aleggia sul futuro di questi due italiani ed anche per ribadire la vicinanza a tutte le Forze Armate, elementi di insostituibile importanza per la dignità nazionale e per la vita del nostro Paese"