Dal 7 al 16 settembre a Cipressa la mostra collettiva “Babele con vista”
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Con la partecipazione di quattro artisti: Aron Gábor e Zsuzsa G. Heller (Ungheria) e Carlo Maglitto e Judit Török (Villa Biener). Visita su appuntamento
Si continua con le mostre a tema iniziate con la serie “Check-point…” Check-Point Charlie era un posto di blocco tra Berlino Est e Ovest , simbolo di barriere invalicabili tra rigide e pietrificate separazioni di territori e ancora più di idee politiche.
La prima mostra organizzata due anni fa’ era “Check Point Eden” e prendeva spunto da un ricordo degli anni sessanta, quando la porta di Brandenburgo era una rovina deserta in terra di nessuno. Allora il passaggio dai desolanti quartieri dell’est all’ovest, agli occhi di chi proveniva da est, pareva l’approdo a un luminoso paradiso. Dopo il crollo del muro spesso ci si domandava dove fosse il paradiso. Abbiamo raccontato dell’eterna ricerca di un mutevole Eden, incontrato perlopiù làddove le civiltà occidentali sono soltanto un lontano frastuono.
“Check-Point Babele” l’installazione ideata da Judit Török e Carlo Maglitto, anziché indagare sui luoghi, poneva l’attenzione sulla moltitudine sconfinata tra etnie, storie, linguaggi, sulla possibilità di comunicazione tra i singoli, i gruppi e la globalità e sulla eventualità di decifrare un linguaggio comune.
“Babele con vista”, la mostra che inauguriamo questa volta, prosegue la linea tracciata: mette in comunicazione quattro artisti provenienti da due paesi e da quattro linguaggi diversi. Aron Gabor, pittore informale, caratterizzabile da un lirico astrattismo, Zsuzsa G. Heller, ceramista e scultrice di raffinate forme e cromie, Carlo Maglitto, artista concettuale che si dedica da anni alle problematiche ambientali dei nostri mari e Judit Török, con le sue storie raccontate con i pennarelli e con i collages. Una babelica comunicazione tra amici artisti con vista sulle colline e il mare ligure.
L’indirizzo è “Villa Biener arte contemporanea” Via Avv. M. Fossati 80, Cipressa.