Classificazione Sismica Comuni Liguri, ordine del giorno di Melgrati, Scajola e Garibaldi

19 settembre 2013 | 08:14
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Classificazione Sismica Comuni Liguri, ordine del giorno di Melgrati, Scajola e Garibaldi

Marco Melgrati, Gino Garibaldi e Marco Scajola:” presenteremo un ordine del giorno nel Consiglio Regionale di martedì per chiedere il differimento del termine dell’entrata in vigore, anche alla luce del nuovo ordinamento sulle Province”

"Il Consiglio Superiore dei LL.PP. nel marzo 2010 nell’ambito del parere rilasciato alla Regione Liguria in merito alla zonizzazione sismica approvata con deliberazione della Giunta Regionale 1308/2008 ha rilevato vizi procedurali (l’approvazione di una nuova classificazione sismica da parte della Regione deve essere preceduta dalla preventiva approvazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici previa istruttoria del Dipartimento della Protezione Civile: cosa che non è stata fatta) che, a parere del Consiglio Superiore, si riflettono sulla efficacia della Deliberazione di Giunta Regionale n°1308 del 24/10/2008.  La Regione Liguria con un provvedimento di natura finanziaria ( legge regionale 50/2012) ha notevolmente modificato le disposizioni contenute nella legge regionale n°29/83 in materia di costruzioni in zone sismiche. L’aggiornamento della classificazione sismica contenuta nella legge regionale 50/2012 è stata effettuata dalla Regione senza la preventiva consultazione con le Province ed i Comuni interessati e pertanto in difformità a quanto disposto all’art. 83, comma 3, del D.P.R. n° 380/2001 e s.m.i . Si rileva inoltre non è stata preventivamente convocata la Commissione Rischio Sismico istituita con D.G.R. n° 194/2006 avente, tra l’altro, il compito di supporto tecnico-scientifico nell’ambito della zonizzazione sismica regionale”.

Lo dichiarano i consiglieri regionali del Pdl Marco Melgrati, Gino Garibaldi e Marco Scajola che proseguono: “la nuova “classificazione” ha collocato, per esempio, n° 21 comuni della Provincia di Imperia in zona di media sismicità (zona 2); in base a tale “riclassificazione” l’ufficio Cemento Armato della Provincia dovrà rilasciare l’autorizzazione preventiva prima dell’inizio dei lavori su tutti i progetti di strutture da realizzarsi nei comuni ricadenti in zona sismica 2. La Regione nelle due leggi di modifica alla legge regionale 50/2012 non ha accolto, di fatto, i rilievi mossi dalle Province limitandosi ad apportare modifiche marginali nei confronti delle problematiche sollevate dall’U.R.P.L. alla legge regionale di che trattasi. Le uniche modifiche di qualche rilievo sono state il differimento del termine per l’entrata in vigore della legge (differito al 30 settembre 2013) e la possibilità di introdurre per le Province un “ tariffario” (allo scopo di aggirare quanto disposto all’art. 8 della L.R. n° 29/1983 in merito all’obbligo della Regione di trasferire alle Province risorse finanziarie e personale). In particolare le novità introdotte alla legge regionale non apportano alcuna modifica correttiva alla zonizzazione sismica di cui all’Allegato 1 alla legge stessa. Restano pertanto irrisolte o ignorate tutte le osservazioni rivolte alla Regione in merito alla L.R. 50/2012”.

“Poiché la Regione, nel corso della riunione dello scorso 30 luglio, ha informato di avere provveduto ad incaricare l’Università di Genova di predisporre il nuovo allegato alla legge, sarebbe importante riuscire a far differire ulteriormente il termine di entrata in vigore della legge regionale in attesa che l’Università di Genova predisponga questo allegato.
Per questi motivi, in considerazione del fatto che l’aggiornamento della classificazione sismica contenuta nella legge regionale 50/2012 è stato effettuato dalla Regione senza la preventiva consultazione con le Province ed i Comuni interessati contrariamente a quanto disposto all’art. 83, comma 3, del D.P.R. n° 380/2001 e s.m.i.; che non è stata preventivamente convocata la Commissione Rischio Sismico istituita con D.G.R. n° 194/2006 avente, tra l’altro, il compito di supporto tecnico-scientifico nell’ambito della zonizzazione sismica regionale; che l’attuale congiuntura economica e le particolari condizioni del comparto edile non consentono di introdurre oneri economici e procedurali aggiuntivi, senza una preventiva valutazione tecnico scientifica sulla classificazione sismica del territorio ligure, presenteremo un Ordine del Giorno teso a impegnare la Giunta a predisporre disegno di legge avente ad oggetto la modifica del comma 2 bis dell’articolo 26 della legge regionale n. 50/2012 sostituendo “il 30 settembre 2013” “con 1° gennaio 2014”. Diversamente si innescherebbero meccanismi che porterebbero il comparto edilizio nel caos più totale”, concludono Melgrati, Garibaldi e Scajola.