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Prende a calci la convivente incinta al 5° mese: Polizia “caccia” via di casa un 46enne a Imperia

31 agosto 2013 | 12:19
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Prende a calci la convivente incinta al 5° mese: Polizia “caccia” via di casa un 46enne a Imperia

È il primo caso in cui viene adottato un provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare disposto dalla Polizia di Stato, previa autorizzazione del Pubblico Ministero, in provincia e tra i primi casi in Italia

Un uomo di 46 anni, di Imperia, è stato allontanato dalla casa famigliare, la scorsa notte, dopo che aveva picchiato e mandato all’ospedale la convivente, di 35 anni, al quinto mese di gravidanza. Quello emesso dagli agenti della Squadra Volanti della Questura di Imperia, assieme alla Squadra Mobile – su autorizzazione del pubblico ministero della locale Procura – è il primo provvedimento del genere, in provincia di Imperia e uno dei primi in Italia.

L’uomo è stato anche denunciato per lesioni. La giovane ha riferito che il compagno, come già in passato, nel corso di una discussione, le aveva sferrato dei colpi provocandone la caduta a terra. La donna, terrorizzata dato il suo stato interessante ha fortemente temuto che la caduta potesse causare conseguenze alla bimba al quinto mese di gestazione.

Dopo le cure del caso, negli Uffici della Questura, la donna, stanca del rapporto logorato dalla violenza, ha formalizzato la denuncia, raccontando di pregressi episodi che avevano visto il convivente responsabile di diversi gesti dovuti anche ad un carattere particolarmente irascibile ed aggressivo, nonché al consumo di alcool.

Si dipingeva quindi agli occhi degli operatori una situazione molto grave, data anche la presenza, nel nucleo famigliare, di due figli minori: quindi i poliziotti, oltre alla denuncia penale per lesioni, non hanno esitato ad applicare il nuovo provvedimento di allontanamento urgente dall’abitazione previsto dall’art. 384 bis del codice di procedura penale entrato in vigore ad agosto 2013.

È il primo caso in cui viene adottato un provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare disposto dalla Polizia di Stato, previa autorizzazione del Pubblico Ministero, in provincia e tra i primi casi in Italia