Manifestazione dei frontalieri il 21 settembre, intervento di Cgil, Afi Sportello Frontalieri

31 agosto 2013 | 12:29
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Manifestazione dei frontalieri il 21 settembre, intervento di Cgil, Afi Sportello Frontalieri

“Non c’è più tempo per aspettare: investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la nostra economia: in particolare servono provvedimenti per uscire dalla recessione e riprendere la crescita”

E’ notizia di questi giorni che l’associazione “Frontalieri Inca..ati”, il 21 settembre prossimo chiederanno a tutti i frontalieri di scendere in piazza per manifestare il loro malcontento riguardanti le problematiche fiscali della categoria. Il motivo di detta manifestazione, è sicuramente quanto da noi denunciato alcune settimane orsono a proposito del bonus fiscale che attualmente è di 6.700 euro, approvato nella Legge di Stabilità del 2013. Il bonus verrà contabilizzato solamente nel 2014, con una maggiore spesa per l’anno in corso per ogni singolo frontalieri, mediamente di circa 1.500 euro

Come da noi da noi già affermato: è una vera presa per i fondelli da parte di questa classe politica inconcludente.
E’ necessario inoltre ricordare, che l’attuale franchigia, è frutto della mediazione tra il Governo Monti (che aveva espresso parere negativo alla proposta di franchigia per il 2012 per i lavoratori frontalieri venendo meno all’impegno preso a suo tempo dal Ministro Giarda) e il Parlamento della scorsa legislatura nella discussione degli emendamenti al decreto Mille Proroghe.
Già allora, 20 gennaio 2012, si decise di prorogare la franchigia per i lavoratori frontalieri per un anno a 6.700 euro. E’ un risultato che si deve leggere nel contesto di difficoltà economica e di estremo rigore nella tenuta dei conti pubblici, comunque rimane un risultato importante a fronte di vedersi azzerata la franchigia. E’ stato un risultato fortemente voluto con il continuo lavoro di stimolo delle OO.SS verso i Parlamentari.
La CGIL, ritiene che a fronte della crescente disoccupazione, della scarsità di risorse, dell’instabilità sociale, sia imperativo intraprendere un’inversione di rotta, gettare le basi per il futuro e stabilizzare la congiuntura.
Le politiche di rigore hanno prodotto più miseria diffusa e non hanno vietato che la finanza continui a speculare a danno del lavoro.
C’è chi di questo contesto di crisi devastante ha visto accrescere i propri guadagni in modo smisurato e ha rinforzare la propria posizione di potere e privilegio, la nostra indignazione per le crescenti disuguaglianze della nostra società muove dalla sete di giustizia e di equità.
Di fronte a ingiustizie cosi eclatanti serve un deciso cambio di passo.

Non c’è più tempo per aspettare: investimenti, redistribuzione del reddito, ripresa dei consumi sono le condizioni essenziali per sostenere la nostra economia: in particolare servono provvedimenti per uscire dalla recessione e riprendere la crescita.
Occorre tra l’altro, una riforma fiscale che preveda la riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati, destinando le risorse derivanti da un’efficace lotta all’evasione fiscale, reato di cui va sancita la natura penale.

E’ doveroso ricordare che la maggior parte dei frontalieri, con il bonus di 8.000 euro, penso che fosse un diritto acquisito, malgrado i nostri ripetuti appelli alla mobilitazione, per l’approvazione di una legge. Il tutto venne ignorato dalla maggior parte dei frontalieri.

La CGIL e l’AFI, assicureranno la propria partecipazione alla manifestazione del 21 settembre prossimo, perché gli interessi dei lavoratori sono più importanti degli interessi di parte, il cui unico scopo è quello di apparire, come purtroppo è avvenuto negli anni passati.

Cgil Imperia
Camera del Lavoto Ventimiglia
AFI Sportello Frontalieri